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Alcuni dei promotori della prima Marcia delle donne e degli uomini scalzi lanciano un nuovo appello. Lo inviamo qui a tutti coloro che aderirono a settembre, chiedendo di essere pronti a rilanciarlo a partire da lunedì prossimo quando verrà comunicato a livello nazionale.

L'intolleranza consiste nell'atteggiamento abituale di chi avversa le opinioni altrui, specialmente in materia politica e religiosa. È un atteggiamento improntato ad una rigida e risentita chiusura dogmatica nei confronti degli altri, che si manifesta dalle origini dell'uomo, con la sottomissione degli schiavi, le persecuzioni degli eretici, l'antisemitismo e con fatti di violenza verso i migranti e i non comunitari.

Hanno versato oltre 3 miliardi di euro di contributi all’Inps. Loro, che sono nati prima del 1949, che non hanno cittadinanza italiana e che sin qui non hanno ricevuto prestazioni previdenziali né rimborsi della decontribuzione. A loro vanno aggiunti gli altri. Quelli che hanno versato, stando alle stime, altri 12 miliardi di euro, e che continueranno a versare i propri contributi lavorativi, perché, ad oggi, non sono ancora arrivati a maturare i requisiti di vecchiaia per poter accedere al diritto alla pensione.

«Sì, scappano dalle guerre, muoiono di fame, ma intanto, quando li vedi alla televisione mentre sbarcano, hanno tutti in mano il telefonino!».Sarà capitato anche a voi di sentire frasi di questo genere, al bar o per strada.

A noi è successo mentre eravamo in fila alla cassa di un supermercato: due signore, commentando gli arrivi con il solito «non possiamo accoglierli tutti noi» (sigh!), proseguivano con i famosi 35 euro che i migranti ricevono al giorno per concludere «con i nostri soldi si ricaricano i cellulari!».

Sono tanti i luoghi comuni che circolano attorno al tema accoglienza, e spesso sono così diffusi che, in buona fede, vengono fatti propri anche da chi non è razzista o intollerante, ma semplicemente poco informato.

E' arrivato il momento di decidere da che parte stare.
E' vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo è sempre più complessa.
Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte.
Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi.

Lo confesso, mi avete convinto. Me lo avete scritto decine, forse centinaia di volte, con tutta l’enfasi e la decisione (diciamo così, va) di cui siete capaci: “I buonisti come te stanno rovinando l’Italia”. Del resto, lo dite sempre, “qui non c’è posto per tutti”, “non c’è lavoro nemmeno per gli italiani”, “non possiamo mantenere tutta l’Africa”. Poi c’è anche la questione delle cooperative rosse e tutto il “magna magna di Mafia Capitale”; ci sono gli alberghi a 4 stelle che ci costano tanto, troppo; c’è il rischio terrorismo, ci sono le malattie, c’è l’invasione pianificata. E se l’Europa non fa niente, perché dovremmo fare tutto noi?