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Oggi un male oscuro attanaglia tutti: l'indifferenza che è peggio dell'odio. Perchè l'odio puoi, in qualche modo, individuarlo e combatterlo, comprendendo che odiare fa principalmente male a chi odia, non all'odiato. L'indifferenza no, perchè si insinua nelle pieghe profonde dell'anima, perchè è il cancro invisibile che rode e uccide, prima che sia possibile intravvederlo.

Battaglia tra regolari e abusivi. Scontri tra italiani e stranieri. Milano e Roma, storie differenti, espressione della stessa faccia della medaglia sociale che acuisce le dicotomie. Una guerra tra poveri, scandita da rabbia e violenza, da ragioni distribuite tra chi ha diritto e chi non lo ha, in un Paese che detiene il record europeo di edifici abbandonati e continua a costruire; in uno Stato dove rom e migranti sono da sempre il primo capro espiatorio di malesseri che si trascinano, che la crisi acuisce, che la politica cavalca senza mai risolvere.

Il 2 ottobre è la Giornata internazionale della nonviolenza: facciamo in modo che sia un momento di forte coscientizzazione e di efficace opposizione alla guerra, alle stragi di cui essa consiste, ai suoi strumenti e ai suoi apparati; di efficace opposizione al razzismo ed a tutte le persecuzioni e le schiavitù; di efficace opposizione al maschilismo che è la radice di tutte le altre violenze.

Dal 1948 i palestinesi vivono condannati a un’umiliazione perenne. Non possono neanche respirare senza avere il permesso. Hanno perso la patria, la terra, l’acqua, la libertà, tutto. Tantomeno hanno diritto a eleggere i propri governanti. Quando votano quelli che non devono votare, vengono castigati. Gaza adesso viene castigata.

Non è la prima volta che accade. L’istigazione allo stupro non è cosa nuova. Lo avevamo visto in passato con la ministra Cécile Kyenge. Non è neanche inedito l’utilizzo dell’insulto sessista in riferimento alle donne in politica (e non solo). Grillo nel 2001 chiamò “p……” la Premio Nobel Rita Levi Montalcini