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Ci piace festeggiare il 2 giugno, Festa della Repubblica, ricordando quanti hanno lottato, spesso sacrificando la propria vita, per consegnarci la democrazia e la libertà dal nazifascismo.

I valori e gli ideali di quella lotta sono stati scolpiti nelle pagine della nostra Costituzione, troppo spesso inascoltata, la cui attuazione reale farebbe del nostro paese un modello di civiltà.

Nei principi fondamentali della Carta è disegnata chiaramente il modello di Repubblica e di civiltà pensata dai Padri Costituenti.

A quell'ideale noi vogliamo rifarci, opponendoci a quanti vogliano invece stravolgere un testo che è sempre attuale, anche se spesso “disatteso”:

Il 17 maggio, giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia, così come le altre giornate internazionali (diritti delle donne, diritti dei migranti) sono il richiamo continuo al nostro sistema sociale malato, fondato sulle disuguaglianze e sulla chiusura a difesa di se stesso.

Un sistema tale che necessariamente ha paura delle differenze, di fronte alle quali si chiude come in un fortino assediato... ma circondato non da nemici, semplicemente dai mostri delle nostre paure.

Un sistema al maschile, occidentale, eterosessuale e misogino.

L'Accademia Apuana della Pace augura a tutti una buona Pasqua, nella speranza che possa essere un momento per ripensare il nostro impegno per una società più equa, giusta, nonviolenta e fondata sulla solidarietà e sull'inclusione. In tal senso ci sembrano vicine le parole di Don Sirio Politi, prete operaio che è vissuto in Versilia, al quale molti di noi sono legati, e che ha rappresentato un impegno per la nonviolenza, la pace, la solidarietà e la giustizia.

Crisi. Questa parola sarà tra le più pronunciate chissà per quanto tempo ancora. Si dice che sia nata nel 2007/2008, ma purtroppo si vive sempre di più il presente e ci si dimentica del passato: vi ricordate l'omino della pubblicità “regresso” che girava con la borsina della spesa? Era il 2003, quando il nostro caro Governo ci insegnava qual'era il miglior metodo per mettere in moto l'economia: consumare!

La storia la racconta Ravinala Bottega del Mondo nella sua pagina facebook: "Uno entra in un supermercato a Tananarivo (Madagascar) e trova uno zucchero di canna Bio ed equo...e pensa che bello... Poi lo gira e si chiede ... ma perché viene dal Paraguay visto che il Madagascar è un grosso produttore di canna da zucchero????? Guarda l'altro lato e legge... prodotto in Paraguay , lavorato in Tunisia, importato in Belgio, approdato in Madagascar... e l'ambiente? e perché non utilizzare zucchero locale? Ma siamo sicuri che fosse questo il commercio equo che abbiamo sognato?"

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