In Lunigiana le associazioni fanno rete. È una novità, di quelle che fanno molto piacere, la nascita del “Cantiere per la pace”, una rete di associazioni e soggetti che si sono unite con lo scopo di costruire relazioni di solidarietà e di accoglienza sul territorio. Viviamo nell’epoca della multi etnia, della generazione multitasking, della multiculturalità. Un mondo aperto a mille opportunità ci si prospetta ogni giorno. E allora perché non fare qualcosa per accogliere tutti questi diversi modi di essere? Un assoluto che in questo caso si traduce con la voglia di accogliere chi arriva qui da noi, con speranze, sogni, modi di essere. Questo vuole il “Cantiere per la pace”, questo è lo scopo che si è prefissato fin dalla sua nascita.
La crisi globale vissuta generalmente in questo lungo periodo, i flussi migratori e i profondi mutamenti che hanno visto protagonista tutto il Mondo, hanno portato le nostre comunità ad affrontare tutte le difficoltà legate a ciò. Il rischio che si corre è quello della nascita di un sentimento razzista e di chiusura sempre più diffuso, provocato da una ridotta e poco onnisciente comunicazione.
Per tutti questi motivi, per ricordarci che il “diverso” è solo una convinzione dettata dai media, dal proliferare di atteggiamenti di chiusura mentale, nasce il “Cantiere per la pace”. Al suo interno ci sono associazioni, istituzioni e individui che hanno deciso di collaborare, insieme, mettendo in campo proposte concrete che mirano a favorire relazioni di pace, pratiche di accoglienza e difesa dei diritti universali attraverso iniziative interculturali ed eventi di informazione e formazione da realizzare nella comunità dell’alta Lunigiana. Lo scopo è quello di promuovere un’educazione alla cittadinanza con occasioni di conoscenza creando e promuovendo uno scambio reciproco con i nuovi cittadini, anche partecipando ad azioni di solidarietà nei confronti dei soggetti più deboli. Per questo sono già in programma, per il prossimo anno, alcuni eventi tra cui una festa interculturale, un torneo di calcio antirazzista, incontri di informazione e formazione sul tema dell’accoglienza in Lunigiana.
E sono già arrivate anche le prime adesioni, come quella del Liceo Malaspina di Pontremoli, che da tempo ha avviato progetti di ricerca in collaborazione con alcune delle associazioni che fanno parte del Cantiere che, tra le altre cose, desidera coinvolgere studenti e richiedenti asilo presenti nella zona, per favorire la reciproca conoscenza e il reciproco sostegno.
Queste le associazioni che per ora hanno aderito al progetto: “Babel – La casa dei popoli”, “Arci Mismosol”, “Arci Torrano Cultura e Solidarietà”, Associazione “Pietro Ravera” Onlus, “Bottega Arcobaleno”, “Centro Culturale Seminario Vescovile”, Gruppi Scout “Agesci” Pontremoli e 1 e 2, OpenPontremoli e Istituto Penale per i Minorenni di Pontremoli, tra gli ambiti a cui il Cantiere si rivolge.
Un modo di fare rete, di comunicare, di coinvolgere, di sostenere che troppo spesso forse, per la frenesia della quotidianità che la società ci impone, viene dimenticato, relegato in un angolo e non preso in considerazione. Il “Cantiere per la pace” ora esiste, è attivo e promette di dare una risposta a ciò che ancora non faceva parte di un obiettivo davvero sentito e condiviso.