L’Europa - USA - Italia: il riarmamento
- Umberto Franchi
- Categoria: Unione Europea
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Il riarmo, fino agli inizi degli anni 2.000 , dava il senso di evocazione di sciagure , di distruzione totale ed invece oggi è diventato il punto principale dell’agenda politica, con una cultura guerrafondaia sempre più dominante che modifica il paradigma della civiltà con la ripresa di quelle ipotesi di un futuro di guerra che dopo le esperienze devastanti del novecento sembravano superate in modo definitivo.
Lettera all'Europa
- Raniero La Valle, Giovanni Spallanzani, Luis Orellana, Prima Loro - redazione
- Categoria: Unione Europea
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Cara Europa,
ti scriviamo per dirti che ti siamo vicini, perché, dopo che hai perduto le tue coordinate, tutti ti strattonano, cercano di farti andare dove non vuoi, a perderti. Nella confusione, sono pure scesi in piazza, per dire le cose più diverse, abbandonandoti intanto a torvi governanti ben vestiti e ben armati, e in sostanza per esaltarti e tradirti. Dicono Europa Europa, e tu non ci sei, perché ti hanno amputato, ti vogliono divisa, hanno bisogno di un nemico, e questo nemico se lo costruiscono dentro l’Europa stessa, è la Russia, che sarebbe una minaccia e un pericolo per il solo fatto di esistere. Biden addirittura diceva che la Russia doveva essere portata alla “condizione di paria”. Qui aveva ragione Trump quando diceva che Biden era stato il peggiore presidente degli Stati Uniti, una democrazia mitizzata come modello di democrazia da esportare per tutti, che vorrebbe far regredire un altro grande Paese alla condizione castale, non solo ultima casta, ma fuori casta, fuori cioè della società, fuori dell’umanità.
Quale Europa dalla manifestazione di Roma?
- Davide Tondani
- Categoria: Unione Europea
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Le note divisioni dentro il Pd e tra democratici e resto del centrosinistra a Bruxelles hanno eclissato le ben più rilevanti divisioni della maggioranza. Al Parlamento europeo la risoluzione sul piano Von der Leyen ha ottenuto il sì di Fratelli d'Italia e Forza Italia e il no della Lega: divergenze che presenteranno primo o dopo il conto, in questa fase di estrema fluidità della politica internazionale.
Sulla scena del dibattito europeo ha fatto irruzione negli stessi giorni "una piazza per l'Europa", la manifestazione del 15 marzo nata da un articolo di Michele Serra su Repubblica. Un evento affollato oltre le previsioni, ma che ha messo in luce molte incertezze.
La chiamata alle armi di un'Europa minacciata dal declino economico
- Davide Tondani
- Categoria: Unione Europea
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«L'UE è attualmente sotto attacco»: un clima di guerra costruito per giustificare 800 miliardi di investimenti in armi. Senza una difesa comune e a fronte di spese militari già oggi superiori a quelle russe. La reale posta in gioco è il rilancio industriale e la mobilitazione di nuovi capitali per un'economia stagnante.
L'Europa di oggi e quella pensata a Ventotene
- Nicola Cavazzuti
- Categoria: Unione Europea
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In questi giorni ho sentito spesso rammentare il Manifesto di Ventotene e ho voluto riprendere questo passaggio.
"𝒍𝒂 𝒗𝒐𝒍𝒐𝒏𝒕à 𝒅𝒆𝒊 𝒄𝒆𝒕𝒊 𝒎𝒊𝒍𝒊𝒕𝒂𝒓𝒊 𝒑𝒓𝒆𝒅𝒐𝒎𝒊𝒏𝒂 𝒐𝒓𝒎𝒂𝒊 𝒊𝒏 𝒎𝒐𝒍𝒕𝒊 𝒑𝒂𝒆𝒔𝒊 𝒔𝒖 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒅𝒆𝒊 𝒄𝒆𝒕𝒊 𝒄𝒊𝒗𝒊𝒍𝒊, 𝒓𝒆𝒏𝒅𝒆𝒏𝒅𝒐 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆 𝒑𝒊ù 𝒅𝒊𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒍𝒆 𝒊𝒍 𝒇𝒖𝒏𝒛𝒊𝒐𝒏𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒐𝒓𝒅𝒊𝒏𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊 𝒑𝒐𝒍𝒊𝒕𝒊𝒄𝒊 𝒍𝒊𝒃𝒆𝒓𝒊: 𝒍𝒂 𝒔𝒄𝒖𝒐𝒍𝒂, 𝒍𝒂 𝒔𝒄𝒊𝒆𝒏𝒛𝒂, 𝒍𝒂 𝒑𝒓𝒐𝒅𝒖𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆, 𝒍’𝒐𝒓𝒈𝒂𝒏𝒊𝒔𝒎𝒐 𝒂𝒎𝒎𝒊𝒏𝒊𝒔𝒕𝒓𝒂𝒕𝒊𝒗𝒐 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒑𝒓𝒊𝒏𝒄𝒊𝒑𝒂𝒍𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒅𝒊𝒓𝒆𝒕𝒕𝒊 𝒂𝒅 𝒂𝒖𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒑𝒐𝒕𝒆𝒏𝒛𝒊𝒂𝒍𝒆 𝒃𝒆𝒍𝒍𝒊𝒄𝒐".
Poi leggo questo, è l'inizio del punto 18 della risoluzione "sul mantenimento del fermo sostegno dell'UE all'Ucraina dopo tre anni di guerra di aggressione della Russia" approvata in Parlamento Europeo il 12 marzo 2025.
La piazza di quale popolo
- Andrea Fabozzi
- Categoria: Unione Europea
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15 MARZO Storie e provenienze diverse per fare insieme un pezzo di strada sono una ricchezza, sempre. Ma idee e soluzioni diverse nella stessa piazza per dire di volere la stessa cosa non lo sono.
Andrea Fabozzi
C’è un treno che corre verso una destinazione ignota, sicuramente pericolosa. Riesce a salire un uomo, vuole fargli cambiare direzione. Sale però anche un altro uomo, chiede che il treno acceleri e prosegua lungo la stessa strada, più veloce. A bordo c’è già un terzo uomo: vorrebbe semplicemente che gli altri lasciassero fare e rispettassero il viaggio per quel che è. Per lui è importante difendere il treno. Tutti e tre vogliono esserci su quel treno per provare ad averla vinta. Ma nessuno dei tre vorrebbe la compagnia degli altri due, di chi ha intenzioni opposte alle sue. Vale per il treno. Non per la piazza di domani a Roma, dove si troverà chi pensa che i paesi europei devono armarsi sempre di più e velocemente prepararsi a combattere, assieme a chi considera folle e pericoloso il piano di riarmo della Commissione e adesso anche del parlamento europeo e vorrebbe fermarlo. Ci sarà anche chi ne fa una questione di orgoglio: quest’Europa magari non è chiarissimo cosa sia e dove stia andando ma va difesa e lasciata andare.
Il Consiglio d'Europa continua, pervicacemente, a non capire
- Alessandro Volpi
- Categoria: Unione Europea
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Il Consiglio d'Europa continua, pervicacemente, a non capire. I parametri di Maastricht sono ormai giurassici e il debito, in un mondo senza reddito e senza inflazione, non può spaventare.
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