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La ricorrenza della Insurrezione delle Donne del 7 Luglio 1944, che andremo a celebrare a breve, ci induce a riflettere attentamente sulla inquietante situazione che l’Europa e il mondo stanno vivendo in questi momenti. Quelle donne, nel 1944, si sono battute, armate del loro coraggio e della loro determinazione, per impedire che venisse eseguito l’ordine di evacuazione di Carrara: e ci sono riuscite.

Ci hanno dimostrato che la lotta della Resistenza si è combattuta anche senza le armi.

Condanniamo gli attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani, condotti in appoggio all’aggressione israeliana, mentre a Gaza si consuma impunemente un genocidio con oltre 55.000 morti, in gran parte civili.

Questo atto di guerra illegittimo, illegale e criminale mette il mondo a rischio di una ulteriore escalation del conflitto, anche nucleare.

È urgente dire basta a qualsiasi complicità e sostegno alla guerra e al genocidio e pretendere il rispetto del diritto internazionale.

Chiediamo al Governo italiano:

Abbiamo appena festeggiato la festa della Repubblica il 2 giugno, facendo memoria di come l'Italia abbia scelto di essere una repubblica democratica, nata dalla Resistenza e dalla lotta di liberazione al nazi-fascismo, proprio con lo strumento referendario.

Il referendum è uno strumento fondamentale della democrazia perché ci chiede di esprimere liberamente e direttamente il nostro parere su alcune norme. Con una libertà massima, forse ancora superiore a quella di quando eleggiamo rappresentanti indicati dalle segreterie dei partiti.

Per questo motivo come Accademia Apuana della Pace invitiamo tutti ad andare ad esprimere il proprio parere liberamente in occasione del referendum del 8 e 9 giugno, nel quale ci saranno sottoposti 5 quesiti che riguardano due materie: lavoro e cittadinanza.

Abbiamo appreso con dolore la notizia della scomparsa di Ali Rashid, che è stato segretario nazionale dell’Unione Generale degli Studenti Palestinesi, ha fatto parte dell’Unione generale degli scrittori e giornalisti palestinesi e, dal 1987, è stato Primo Segretario della Delegazione generale palestinese in Italia.

Una vita dedicata a fianco degli oppressi e, sopratutto, del popolo Palestinese.