La Commissione COL sulla Siria
- Marinella Correggia
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Una soluzione negoziale alla tragedia siriana a partire dal cessate il fuoco è necessaria affinché abbia fine il bagno di sangue e il popolo siriano si possa esprimere sul proprio futuro in pace e senza ingerenze.
Ma i piani di pace sono stati boicottati dalla partecipazione militare indiretta al conflitto da parte di potenze esterne, sotto forma di appoggio in armi, denaro, consiglieri militari, combattenti alle opposizioni armate nella loro lotta per il potere.
La guerra decolla da Camp Darby
- Manlio Dinucci
- Categoria: Conflitti
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"Ci passano sulla testa le bombe di Camp Darby per la guerra in Libia": così denuncia il Coordinamento No Hub, che tiene un presidio oggi a Pisa in Corso Italia (bar La Borsa) alle 17. Tale fatto viene sostanzialmente confermato dal colonnello Dave Lapan, portavoce del Pentagono: "Da quando la Nato ha assunto la direzione della campagna aerea, abbiamo forni-to appoggio materiale, comprese munizioni, agli alleati e ai partner impegnati nelle operazioni in Libia".
Rinsavite! Nessuna bomba è intelligente!
- Pax Christi Italia
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“Rinsavite!”, nessuna bomba è intelligente e le persone non sono “effetti collaterali”!. E’ la supplica del vescovo di Tripoli, mons. Giovanni Martinelli, all’annuncio che anche l’Italia bombarderà la Libia. C’è più politica nelle sue dichiarazioni che nelle stanze dei governi europei. Concetto analogo esprimeva giorni fa il card. Tettamanzi: “Perché ci sono gli uomini che fanno la guerra, ma non vogliono si definiscano come ‘guerra’ le loro decisioni, le scelte e le azioni violente?”.
L’operazione “Odissea all’alba” è cominciata, con le solite litanie sulla necessità degli attacchi aerei per difendere la popolazione civile dagli attacchi delle forze mercenarie e non solo, del colonnello Gheddafi.
Lo hanno deciso a Parigi, e il governo italiano ed opposizione che insieme, a parte alcune lodevoli eccezioni, avevano votato a favore del Trattato di partenariato con la Libia, hanno aderito ed offerto piena disponibilità. Intanto quello che vediamo sono enormi file di popolazione civile che se ne va anche da Bengasi per paura dei bombardamenti, non solo quelli di Gheddafi ma anche delle forze autorizzate dalle Nazioni Unite.
Ancora e sempre: no alla guerra !
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