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Adesso sappiamo che nel marzo aprile del 2022 le Cancellerie dei principali paesi occidentali si sono mosse occultamente per sventare la pace, cioè per evitare che la sciagurata impresa bellica intrapresa dalla Russia, si potesse rapidamente concludere con un accordo di pace, che ponesse le basi per la convivenza pacifica fra le due Nazioni.

Nell’era della comunicazione, in cui siamo interconnessi con tutto il mondo e possiamo ricevere qualunque notizia in tempo reale, ancora una volta viene fuori che le Cancellerie delle grandi potenze agiscono nel modo più occulto possibile e tengono rigorosamente nascoste le loro scelte di guerra che passano sulla testa dei popoli.

L’estensione della NATO ai Paesi dell’Est europeo fino ai confini della Russia, causa dell’attuale guerra in Europa, non è stata dettata da esigenze di difesa o da ragioni politiche, data l’esistenza di accordi di pace e disarmo raggiunti tra Stati Uniti e Unione Sovietica alla fine della guerra fredda; essa fu invece comprata a partire dal 1996 dalle industrie delle armi degli Stati Uniti e da un gruppo di neoconservatori che investirono oltre 50 milioni di dollari (equivalenti a 94 milioni di oggi) per ottenere l’espansione dell’Alleanza a nuovi Paesi e poterli in seguito rifornire di tutte le armi necessarie, come poi è avvenuto con la guerra in Ucraina, finanziata finora con oltre 100 miliardi di dollari di armamenti.

Pubblicato su "Il manifesto" del 20 maggio 2009
Se in uno dei prossimi anni sentiremo un rumore fortissimo, senza vedere niente, si sarà trattato probabilmente del passaggio in cielo di uno dei primi 131 cacciabombardieri Joint Strike Fighter, Jsf, supersonici e invisibili (classe Stealth) acquistati felicemente dal ministero della difesa italiano a un prezzo che potrebbe raggiungere perfino 150 milioni di euro.

Il giorno 11 agosto è stato ritrovato nei dintorni di Grozny il cadavere barbaramente seviziato e finito a colpi di pistola di Zarema Sadulayeva e di suo marito. Zarema, oltre che mia amica, era la presidente dell'associazione "Salviamo la generazione" che con l'associazione Mondo in cammino sta conducendo la campagna "Generazione senza mine" a favore delle bambine e dei bambini vittime di mine, disseminate sul territorio ceceno quali tristi eredità dei due recenti conflitti. Avevo sentito Zarema due giorni prima della sua uccisione ed era contenta perchè il nostro progetto di accoglienza rivolto a questi minori, e previsto per il 31 agosto prossimo, stava procedendo bene.