Riconoscere i diritti vuol dire essere “umani” e andare contro ogni forma di razzismo e di discriminazione
- ComboniFem - Redazione Newsletter Suore Comboniane
- Categoria: Diritti umani
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Il 10 dicembre 2018 eravamo in piazza anche noi a celebrare “70 anni” dei nostri “diritti e doveri” che, se rispettati e valorizzati ovunque, ci doneranno «il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana … fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo», come recita il preambolo della Dichiarazione universale dei diritti umani.
Appello al Parlamento: Il 10 dicembre riaffermate l'impegno dell'Italia per diritti umani
- Tavola della Pace
- Categoria: Diritti umani
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Il 10 dicembre 2018 in tutto il mondo si celebrerà il 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: la Carta scritta, dopo due guerre mondiali e cento milioni di morti, per dire basta a tutti gli atti di barbarie e spingere l’umanità sulla via della pace. Un documento importante che è alla base di molte grandi conquiste dell’umanità oggi minacciate da crisi e politiche pericolose.
Asia Bibi: non è una questione religiosa. È piuttosto una questione di ignoranza e chiusura mentale
- ComboniFem - Redazione Newsletter Suore Comboniane
- Categoria: Diritti umani
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Le notizie si susseguono contraddittorie su una donna colpevole di appartenere alla minoranza religiosa di un Paese islamico: il Pakistan.
Notizie e contro-notizie si susseguono da giorni sulla sorte di Asia Bibi: condannata a morte nel 2010 con l’accusa di aver offeso il profeta Maometto, è stata assolta il 31 ottobre 2018 dalla Corte Suprema. Un verdetto storico in un Paese dove l’estremismo islamico, intriso di rabbia contro l’invasione “occidentale” dell’Afghanistan, è ancora rampante.
Solidarietà con i lavoratori egiziani sotto processo
- Rete della Pace
- Categoria: Diritti umani
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Ci permettiamo di inviarvi la richiesta di firmare questo appello per 32 lavoratori egiziani, già condannati per una protesta pacifica, prima del processo in appello.C'è bisogno del sostegno di tutti e tutte noi. Firmare e far circolare l’appello.
Qui sotto tutte le informazioni.
Le nubi nere che sovrastavano il Tribunale d’Imperia promettevano pioggia, ma le lacrime di gioia dell’anziana nonna e da quelli della mamma di Felix riportano il sole in una giornata storica. Felix Croft è stato assolto dall’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il collegio, presieduto da Donatella Aschero, ha ritenuto applicabile la «clausola umanitaria». La famiglia aiutata da Felix si trovava in uno stato di bisogno tale da rendere l’aiuto lecito.
Ma che Natale celebra questo paese? Ma che Natale celebrano le comunità cristiane d’Italia? I gravi eventi di questi giorni ci obbligano a porre questi interrogativi. Le immagini del video- shock: immigrati nudi e al gelo, nel CIE di Lampedusa, per essere ‘disinfestati’ dalla scabbia con getti d’acqua. Immagini che ci ricordano i lager nazisti. Si è aperto lunedì 2 luglio 2012, nei pressi di Silivri, in Turchia, il processo contro 195 presone accusate di appartenenza a un’organizzazione illegale denominata KCK, indicata come fiancheggiatrice del Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK).
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Il fatto non sussiste», assolto il «passeur» Felix Croft
Che Natale celebra questo paese?
Repressione in Turchia. Comunicato Stampa dell'Associazione Progetto Diritti o.n.l.u.s.
Il processo si svolge di fronte a una Corte speciale.