• Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Degrado = politiche dellabbondono (Amorese Alessandro)

Nel n. 122 del 30 giugno 2007, del Notiziario Settimanale dell'AAdP, è stato pubblicato l'articolo di Buratti Gino "Immigrati, sbandati e degrado della città? Qual è l’ordine giusto?", che poi è stato ripreso dal periodico "La parola ai cittadini" che lo ha pubblicato nel numero di agosto 2007. Alessandro Amorese, dirigente provinciale di A.N., ha pubblicato nel numero di settembre dello stesso periodico una replica a quell'articolo. Riteniamo utile e corretto, nella speranza di aprire un dibattito, pubblicare anche questo contributo.


Pensiamo che Gino Buratti abbia volutamente frainteso il senso dell'iniziativa organizzata da Azione Giovani in Piazza della Stazione.

Sembra infatti che egli abbia visto nella nostra manifestazione una rozza iniziativa xenofoba o addirittura razzista, quando invece siamo scesi in piazza per manifestare la nostra solidarietà ai residenti nella zona dei Quercioli e della Stazione e per farci portavoce dei loro problemi. L'intento di tale iniziativa è stato ben compreso dai cittadini, come dimostrano le migliaia di firme che abbiamo raccolto in quei giorni. In quelle zone, come ci hanno confermato numerose persone, il degrado è tale che la sera donne e bambini non possono neanche uscire di casa, in quanto la piazzetta antistante la Stazione diventa regno di sbandati, drogati e immigrati clandestini. Il nostro collegamento tra umnigrazione clandestina e degrado sociale ha spinto il signor Buratti ad attaccarci pubblicamente. Bene: negare che l' immigrazione clandestina non sia fonte di degrado, come lui sostiene, è ipocrita; affermarlo, come facciamo noi, non è certo una forma di razzismo. D'altronde un immigrato irregolare ha poche alternative: lavorare in nero, finendo così nelle mani di imprenditori senza scrupoli, delinquere, fare accattonaggio. E' ovvio che questa situazione crea tensioni sociali e fa venir meno serenità e sicurezza tra cittadini.
Ci preme comunque sottolineare che anche noi siamo convinti che le problematiche legate all'immigrazione richiedano un approccio serio e non demagogico, e d'altronde come il signor Buratti avrebbe appreso leggendo i documenti e le proposte che abbiamo prodotto negli ultimi anni, noi abbiamo sempre cercato di affrontare la questione non in virtù di "politiche elettoralisticbe" ma con estremo realismo, cercando di coniugare il diritto all' integrazione con la difesa dell' interesse nazionale, rifiutando le posizioni xenofobe come l'ipocrita ed inadeguato buonismo delle sinistre. Precisato ciò, notiamo che nel corso della lettera il signor Buratti sfonda una porta aperta affermando che il degrado nella zona della Stazione e dei Quercioli ( come nel resto delle periferie, ci verrebbe da aggiungere) è dovuto " .. alle politiche di abbandono che sono state praticate in questi ultimi anni ... " Bene, ciò è proprio quello che sosteniamo noi, da sempre, nei nostri attacchi all'amministrazione comunale, del tutto incurante dei problemi della città ed incapace di gestire le emergenze delle periferie, a Marina come o in montagna, alla Stazione come a Romagnano e alla Partaccia, dove i cittadini sono costretti a forme di auto tutela contro la criminalità"

Alessandro Amorese
Dirigente provinciale Alleanza Nazionale