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Dopo le vicende di Napoli, pubblichiamo l'appello per la democrazia promosso da Giuseppe Aragno (storico Università Federico II), Erri De Luca (scrittore), Luigi Lo Cascio (attore), Gerardo Marotta (presidente Istituto Italiano per gli Studi Filosofici), Alex Zanotelli (missionario comboniano).

Un premier plurindagato che ci spiega cos’è la giustizia, un governo che ha la più lunga serie di ministri dimessi per corruzione e scandali, un ministro che parla di istruzione ma che ha dovuto "emigrare" in Calabria per laureasi facilmente,  svariati politici continuamente indagati per la svendita del territorio al Dio cemento,  amministratori leghisti anti prostitute che organizzano gli appuntamenti a luci rosse, sindaci anti-cinesi che sfruttano il lavoro cinese nella propria fabbrica...

La crisi della politica italiana ci preoccupa e ci interpella. Vogliamo fare i conti con le nostre responsabilità. Vogliamo provare a farci carico di una proposta e di promuovere una nuova agenda della politica, nella quale il rispetto e la tutela dei diritti di ogni persona siano al primo posto.

La menzogna è uno stato di guerra, come la schiavitù: si è nelle mani di signorie che tiranneggiano i sudditi a puro scopo di sfruttamento. Di queste signorie si conoscono i nomi, ma il loro potere è talmente vasto e aggrovigliato nei cinque continenti che la moltitudine di servi non riesce a fermarle. Faccio, come sempre, qualche esempio.

In quindici anni il sistema politico e le idee portanti della società italiana hanno subito un sovvertimento profondo, in cui sono confluite le tendenze negative che già avevano piagato il Paese nei primi decenni della storia repubblicana, nonostante il rapido sviluppo economico e il graduale affermarsi degli istituti e delle pratiche della democrazia.

L' Accademia Apuana della Pace
per Lidia Menapace Presidente della Repubblica


Lunedì prossimo il Parlamento italiano, assieme ai rappresentanti delle regioni, si riunirà per eleggere il nuovo/a Presidente della Repubblica.
E’ già cominciato il balletto delle candidature, dei veti, il bilancino dei rapporti di forza interni alle coalizioni.
Vorremmo invece che tale occasione fosse un segnale di svolta nei rapporti fra palazzo e società civile, un segno di un sussulto di democrazia e partecipazione, che significasse il ritorno della sovranità al popolo.
Per questo l’Accademia Apuana della Pace, il coordinamento di oltre 30 associazioni (di diversa estrazione) e di un centinaio di singoli cittadini della nostra provincia, fa un pubblico appello a tutti i rappresentanti eletti nella nostra zona perché a tale carica venga eletta la senatrice Lidia Menapace.
Tale appello sta viaggiando in internet ed ha raccolto già decine di migliaia di adesioni provenienti da ogni settore della società civile. In tutti questi anni abbiamo iniziato a costruire movimenti che, in un confronto e dialogo serrato con le forze politiche, siano spazio e luogo di cittadinanza attiva.Crediamo che faccia parte di ciò avanzare una nostra proposta, per quanto concerne il futuro Presidente della Repubblica, nel rispetto delle regole e delle modalità stabilite dalla Costituzione.
Crediamo che i tempi siano maturi per segnare una differenza con le semplici logiche, pur legittime, del bilancino politico e della visibilità: è il momento di dare visibilità a valori, e che il futuro Presidente rappresenti e sia in sintonia con questi valori.
Valori fondanti della nostra Repubblica sono la Resistenza e la Costituzione che ne è il frutto coerente, il ripudio della Guerra, la valorizzazione delle differenze e la ricerca di creare condizioni di pari opportunità... dentro a questi valori Lidia Menapace cammina da sempre, abbracciandoli, sviluppandoli, elaborandoli senza mai fossilizzarli come semplici miti, in un filo che tiene saldato insieme il nostro passato, il presente che viviamo ed il futuro che andiamo a costruire.

Ci piacerebbe un Presidente della Repubblica che avesse partecipato alla Resistenza.
Un Presidente della Repubblica che abbia da sempre fatto la scelta della nonviolenza.
Una Presidente della Repubblica:Lidia Menapace.


Ricordiamo brevemente chi è Lidia Menapace: nata a Novara nel 1924, partecipa alla Resistenza, e’ poi impegnata nel movimento cattolico, pubblica amministratrice, docente universitaria, fondatrice del "Manifesto". Tra le voci più alte e significative della cultura delle donne, dei movimenti della società civile, della nonviolenza in cammino. Nelle ultime elezioni politiche è stata eletta senatrice

Chiunque voglia sostenere la candidatura di Lidia Menapace può inviare una mail al Centro di Ricera per la Pace di Viterbo, all’indirizzo elettronico: Centro ricerca per la pace di Viterbo
Accademia Apuana della Pace