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Ho letto “Terra Casa Lavoro - Discorsi ai movimenti popolari” di Papa Francesco, e poi sono andato a sentire la presentazione del libro organizzata l’11 novembre 2017, da Alleanza Popolare per la Democrazia e l’Uguaglianza di Massa-Carrara, a Massa, Villa Rinchiostra. Il libro è stato illustrato da Don Massimo Biancalani di Pistoia e Luca Kocci giornalista vaticanista del Manifesto. L’edizione da parte del Manifesto ha sollevato dibattito nei media sul Papa Comunista. I due relatori hanno confermato che il Papa non è comunista e, dato che lui stesso lo ha precisato, questa asserzione mi sembra un dato di fatto. Ma comunque almeno per me, nel mondo attuale, rimane un rivoluzionario.

Provo a dire la mia.

Nel 2014 è uscito il libro in italiano (editrice Ave di Roma) su Marianella Garcia Villas, la presidente della commissione diritti umani di El Salvador assassinata dai militari nel marzo 1983.

Questo testo ha avuto una significativa diffusione nel nostro Paese ed è stato presentato in un incontro anche alla Camera dei Deputati.

Pubblicato il nuovo volume Cesvot “La valorizzazione del volontario senior”, di Stefano Martello e Sergio Zicari (“I Quaderni”, n. 76, pp. 151). Un vademecum che offre strumenti e idee per accogliere e valorizzare i volontari senior. Rivolto alle associazioni e agli enti non profit, il volume suggerisce, anche con esempi pratici, percorsi e modalità attraverso cui intercettare i volontari senior, valorizzarne competenze e saperi, definirne ruoli e mansioni così da integrare e valorizzare al meglio la loro azione volontaria all’interno dell’associazione.

Mi è piaciuto “I fantasmi dell’Impero”, opera di 3 autori: Marco Cosentino, Domenico Dodaro, Luigi Panella, edito da Sellerio, 2017.

È un romanzo storico ambientato soprattutto nell’Etiopia all’epoca del fascismo, dopo l’attentato al Vice Re Graziani, un’epoca coloniale come suol dirsi “ritardata”, e forse proprio per questo ancor più tragica di quelle classiche inglesi, tedesche e francesi. L’argomento mi ha attirato per interessi specifici e mi sono piaciuti nella ricerca i bei documenti di archivio, quelli che uso ed amo anch’io. Ci sono poi dentro due storie d’amore e c’è l’indagine poliziesca e giudiziaria, e nelle aule o documenti di giustizia la letteratura ha sempre ben pescato. Insomma al romanzo non manca niente ed il tutto è amalgamato in modo godibilissimo.

Filiz è una bambina che cresce sulle montagne di uno stato che non esiste, il Kurdistan. I suoi giorni trascorrono tra la compagnia degli undici fratelli e i compagni di giochi su strade polverose, nei boschi, nella neve dove si affonda fino al ginocchio e sotto il sole che per mesi interi brucia la terra. A questa bambina, destinata a crescere troppo in fretta, l’autore si rivolge inizialmente con una seconda persona che ci restituisce la voce di un fato ineluttabile e misterioso, che Filiz sente la necessità di caricarsi sulle spalle senza poterlo demandare né a un domani né ad altri.