Steve Jobs a Stanford
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Il discorso pronunciato da Steve Jobs, CEO di Apple e di Pixar il 12 giugno 2005, in occasione della cerimonia annuale per il conferimento delle lauree a Stanford
Nella barbarie di questi tempi, uscire da una tragedia e ritrovarsi uomo di Mario Pancera Nell’atrocità di questi tempi – e, per la verità, di tutti i tempi che ho visto durante la mia esistenza – ho trovato una frase come questa: «Uscire dal carcere e ritrovare gli affetti di sempre» riportata da un notiziario specializzato sui problemi dei detenuti italiani. Ne ho provato un colpo improvviso con una gioia immediata e diffusa: ritrovare gli affetti perduti. Guardate gli occhi dei fuggiaschi dalla guerra, dal terremoto, dalle radiazioni, gli occhi dei bambini africani, dei piccoli sottoposti a chemioterapia… di Mario Pancera
Perché corri? Conoscete una domanda più attuale e allo stesso tempo inquietante di questa? Da Il Manifesto del 20 giugno 2007-06-21 Tratto dalla Newletter Ecumenici Se amate il guadagno facile,
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La gioia oltre la melma
"Verrà la morte e avrà i tuoi occhi"
Il richiamo del silenzio
Le offerte della tecnica così a getto continuo ci impediscono di organizzare le nostre giornate: ci vengono incontro spontaneamente e questo ci impedisce la domanda di base: è veramente utile la nostra vita? I genitori che entrano di sera a casa pensano nel cammino i loro appuntamenti con i cellulari, i computer, la televisione, quindi sanno come evitare i quesiti dei loro figli. Forse hanno conservato un piccolo spazio di tempo per la cena comune che sanno sarà quasi del tutto silenziosa.
Emozioni: Come tenere insieme le ragioni e le passioni
La psicologia evoluzionistica impone oggi un ribaltamento prospettico allo studio della mente. L'opinione prevalente è che al di là delle diversità culturali gli stati emotivi di base siano riconducibili a un piccolo numero di emozioni fondamentali inscritte nel nostro patrimonio genetico Il tentativo di espellere le emozioni dallo studio della mente ha dato l'illusione di potere studiare la ragione umana autonomamente da tutto il resto. Un er
Francesco Ferretti
A parte le orecchie a punta e le sopracciglia arcuate, a un primo sguardo un vulcaniano è davvero molto simile a noi. In effetti, la differenza tra umani e vulcaniani non sta nella morfologia corporea. A rendere Spock (l'ufficiale che, nella serie televisiva Star Treck, siede a fianco del capitano James T. Kirk alla guida dell'Enterprise) molto diverso dagli esseri umani è la natura dei suoi stati interni: la sua vita mentale è priva di emozioni. Come è noto agli appassionati del genere, i vulcaniani garantiscono la purezza logica dei propri pensieri dedicandosi alla soppressione delle emozioni. Un atteggiamento del genere non è soltanto il prodotto della fantascienza: il mito della purezza logica è antico e ancora molto radicato nella visione che il senso comune ha di cosa debba intendersi per razionalità. Una concezione del genere, tuttavia, non tiene alla prova dei fatti. Per quanto Spock si adoperi a preservare le sue capacità intellettive dal contagio con gli stati emotivi, la scienza della mente contemporanea evidenzia un fatto di segno opposto: Spock è un individuo che l'evoluzione non avrebbe mai potuto selezionare positivamente.
A proposito del nostro sempre correre: potere ai bambini
Durante questo tempo, poiché era l'ora di punta, era stato calcolato che migliaia di persone sarebbero passate per la stazione, molte delle quali sulla strada per andare al lavoro.
Passarono 3 minuti ed un uomo di mezza età notò che c'era un musicista che suonava. Rallentò il passo e si fermò per alcuni secondi e poi si affrettò per non essere in ritardo sulla tabella di marcia.
Il manifesto del Contadino Impazzito (Wendell Berry)
l'aumento annuale di stipendio,
le ferie pagate.