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La solidarietà non si condanna: #iosonomimmolucano

Lunedì 4 ottobre dalle ore 17 alle ore 19, in Piazza 2 giugno, al Comune di Carrara, presidio in solidarietà di Mimmo Lucano

Mimmo Lucano è un simbolo, il simbolo del modello di accoglienza solidale e umana che si è contrapposta ai modelli securitari a cui sono per lo più ispirate le nostre leggi sull’immigrazione.

“ Il pubblico ministero ha detto che i giudici non devono tener conto delle ‘correnti di pensiero’. Ma cosa sono le leggi se non esse stesse correnti di pensiero? Se non fossero questo non sarebbero che carta morta. Invece le leggi sono vive perché dentro queste forme bisogna far circolare il pensiero del nostro tempo , lasciarci entrare l’aria che respiriamo, metterci dentro i nostri propositi, le nostre speranze, il nostro sangue, il nostro pianto. Altrimenti le leggi non restano che formule vuote, pregevoli giochi da legulei; affinché diventino sante, vanno riempite con la nostra volontà” Così arringava Pietro Calamandrei nel 1956 , nel Tribunale di Palermo in difesa di Danilo Dolci , promotore di uno ‘sciopero all’incontrario’ di disoccupati.

E Mimmo Lucano ha aiutato concretamente chi ha ha perso tutto assumendosi ogni responsabilità, mettendo al centro il tema dei diritti negati e paga il prezzo per aver interpretato i limiti di leggi ingiuste e dei meccanismi che le regolano. Ha agito in base ai principi della nostra Costituzione e nel rispetto della Dichiarazione dei Diritti Umani

In una stagione politica durissima, caratterizzata dal modello “Fortezza Europa” ,la questione dell'accoglienza, del modello "Riace", è stata non una strada alternativa e minoritaria, bensì un modello di riferimento basato sui cardini giuridici del diritto delle genti e delle persone: i cardini stessi dell' idea di Europa. Senza questi l' Europa altro non sarebbe che un grumo di interessi meramente economici, spregiudicatamente insensibili ad ogni questione etica e morale; così retrivi ed egoistici al punto da permettere, di fatto la fondazione e la legittimazione di una nuova schiavitù.

Ecco perché questa sciagurata sentenza ha mosso subito, nel paese e in Europa, decine di migliaia di persone, e movimenti, e forze politiche e sindacali che intendono con determinazione battersi per un mondo più giusto e solidale. Questa mobilitazione deve essere sostenuta con ferma determinazione perchè la solidarietà non può essere un reato. Le questioni aperte dalla durissima condanna di Mimmo Lucano ci auspichiamo siano oggetto di dibattiti e di approfondimenti necessari e non rinviabili.

Per questo invitiamo tutte le persone, le donne e gli uomini di buona volontà, a scendere in piazza con lo slogan: #iosonomimmolucano.

Per farlo sentire meno solo, per recuperare anche noi L’Umanità e la Solidarietà.


Accademia Apuana della Pace