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È grave che un problema così impellente come la crisi ecologica non sia al centro del dibattito elettorale nel nostro paese. Le previsioni catastrofiche - ci ammonisce Papa Francesco nella "Laudato sì" - non si possono più guardare con disprezzo e ironia. Potremo lasciare alle prossime generazioni troppe macerie, deserti e sporcizia. Siamo oggi sull'orlo del disastro ecologico. Eppure continuiamo a procedere come se nulla fosse.

Tutta la polemica sul pagamento dei sacchetti di plastica biodegradabili (da 0,2 a 0,5 centesimi a sacchetto) probabilmente si giustifica dal fatto che esso è l'ennesimo aumento, ed è stato calcolato dal codacons , che ogni cittadino per gli aumenti delle tariffe, servizi, prezzi vari, dovrà sborsare di tasca in un anno, circa 980 euro.

Per Francesco la terra è innanzitutto il campo: la sede in cui si svolge e da cui dipende la vita di quei contadini di quei braccianti che, insieme ai recuperatori di rifiuti e di strutture abbandonate, costituiscono la base sociale principale dei movimenti popolari. Quei movimenti radunati dal papa per offrire loro una sede dove coordinarsi, definire i propri obiettivi, far sentire la propria voce.

In questi giorni di fine estate abbiamo assistito a fenomeni meteorologici globali estremi, come l’uragano Irma in Usa ed in altri Stati del Mondo , fino ai nostri acquazzoni in Toscana con la tragedia di Livorno.

A fronte delle tragedie ambientali, tutti i Paesi del Mondo dovrebbero accelerare i tempi di quanto scaturito dalla Conferenza di Parigi nel 2015 ed eliminare le emissioni nocive che causano l’effetto serra, con le conseguenze che vediamo, mentre purtroppo il Presidente degli USA sta facendo l’esatto contrario.