Il caos climatico e la conferenza di Parigi
- Umberto Franchi
- Categoria: Ambiente
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Oramai in Italia ed in altri Paesi del Mondo, ad ogni scroscio d'acqua abbiamo allagamenti, frane, crolli di abitazioni, che si alternano a periodi di siccità, trombe d'aria, uragani ecc... Questo moltiplicarsi di squilibri ambientali e disuguaglianze colpisce soprattutto i ceti più poveri...
C'è un debito estero dei Paesi poveri che non viene condonato, e anzi si è trasformato in uno strumento di controllo mediante cui i Paesi ricchi continuano a depredare e a tenere sotto scacco i Paesi impoveriti, dice il papa (e la Grecia è lì a testimoniare per lui). Ma il "debito ecologico" che il Nord ricco e dissipatore ha contratto nel tempo e soprattutto negli ultimi due secoli nei confronti del Sud che è stato spogliato, nei confronti dei poveri cui è negata perfino l'acqua per bere e nei confronti dell'intero pianeta avviato sempre più rapidamente al disastro ecologico, all'inabissamento delle città costiere, alla devastazione delle biodiversità, non viene pagato, dice il papa ( e non c'è Troika o Eurozona o Banca Mondiale che muova un dito per esigerlo). Fare i conti coi mutamenti climatici Ancora una volta noi di Carrara subiamo, angosciati e impotenti, la devastazione del nostro territorio colpito da un terribile nubifragio che, tuttavia, non può più essere considerato un evento eccezionale. Il mutamento climatico in atto, sulla via di diventare irreversibile se non si interverrà per ridurre drasticamente le emissioni di gas serra, è infatti una realtà con la quale dobbiamo fare i conti e con la quale dovremo imparare a convivere.
Mancano ormai poche ore: martedì primo luglio il Consiglio regionale della Toscana vota un Piano che si propone di valorizzare e regolamentare, anche in modo innovativo, quelli che vengono definiti “paesaggi eccellenti”. Peccato che continui a permettere che montagne meravigliose, quelle delle Alpi Apuane, vengano devastate e condannate a scomparire. Il business di pochi industriali del marmo sembra aver vinto ancora una volta, malgrado la tenace resistenza di Anna Marson, assessore all’urbanistica.
Condividiamo con i nostri lettori questo documento, di Matteo Mascia, Chiara Tintori pubblicato nella news letter di "Aggiornamenti Sociali", riguardante una rete nascente di movimenti e associazioni che operano nell'ambito dell'etica ambientale.
Possiamo ancora salvare le Alpi Apuane, devastate dal saccheggio di un modello che polverizza intere montagne per estrarre brandelli del suo cuore bianco e destinarli a poche opere d’arte? Sarà dura ma bisogna provarci, direbbero i protagonisti della strenua difesa contro un’altra insensata invasione dello sviluppismo, gli abitanti della Val di Susa. La memoria di una relazione sana con i sentieri e i cavatori del marmo nel racconto di uno degli artefici di una straordinaria amicizia tra persone comuni, quella che cresce nella resistenza all’avanzata di una modernità criminale e insensata
La ditta inglese Mediterranean Oil and Gas ha annunciato ai propri investitori di essere pronta a sviluppare la concessione Ombrina Mare lungo la costa teatina. Il progetto prevede la trivellazione di un pozzo e l’installazione di una piattaforma petrolifera permanente a soli 5 chilometri da riva e di una nave desolforatore FPSO a 9 chilometri dalla costa. L’amministratore delegato della Mediterranean Oil and Gas, Bill Higgs, dichiara agli investitori che la MOG è attivamente impegnata con i ministeri romani per accelerare la ratificazione dei permessi.
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Dopo l'alluvione: cambiare prospettiva
L’uomo di marmo fa a pezzi le Apuane
Per una rete di centri per l'etica ambientale
Gente comune, a monte e a valle
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