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Cari amici:

Sono a Hiroshima. Oggi è il 6 agosto. 75 anni fa, questo stesso giorno, una sola bomba eliminò la vita di migliaia di persone e lasciò inimmaginabili distruzioni in questa città. Ci siamo radunati qui i vescovi del Giappone in questo 75 ° anniversario della tragedia dello sgancio della bomba atomica sulla città di Hiroshima. Abbiamo pregato insieme e rinnovato il nostro impegno per la pace e il disarmo nucleare.

Tutti i governanti italiani dal dopo guerra ad oggi , si sono prostrati ai piedi dei governanti USA ed hanno sempre applicato per l’Italia le loro Direttive e voleri.

Anche il ministro della difesa italiano Lorenzo Guerini, di recente si è recato in USA , non per esternare la volontà di pace del governo Italiano contro le politiche guerrafondaie e terroristiche degli Americani, ma ancora una volta per eseguire le volontà di Trump e degli USA.

Sul viaggio del papa in Giappone vi trascriviamo l’articolo uscito oggi su “il Manifesto”.
“Appena un istante, tutto venne divorato da un buco nero di distruzione e di morte”. Così il papa ad Hiroshima. Ma lui è l’unico che resta ancorato a quel buco nero, l’unico che mette in gioco la sua autorità di leader per parlare da quel buco nero a un mondo che sembra voler correre a sprofondarvi di nuovo.