• Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

La solidarietà del personale dell'Ospedale Pediatrico Apuano alle vittime dell'aggressione militare in atto a Gaza

A Gaza stanno morendo i civili, tantissimi civili, persone normali in carne ed ossa, con i loro sogni, le loro speranze, i loro progetti per un futuro di pace e di giustizia per tutti.

A Gaza stanno morendo i bambini, tantissimi bambini, il futuro di un popolo annientato da una pioggia di bombe di cui, i sopravvissuti, non comprenderanno mai la ragione.

A Gaza stanno morendo gli ammalati ricoverati in ospedale, tantissime persone a cui sono negate un po' di pace e un po' di riposo perfino nel momento della malattia.

A Gaza stanno morendo medici, infermieri, personale sanitario di ogni tipo, nostre colleghe e nostri colleghi, che fanno il nostro stesso lavoro e che, se non muoiono, vedono i loro Ospedali bombardati giorno e notte.

In quegli ospedali molti di noi sono stati ripetutamente nelle missioni di solidarietà internazionale in cui l'Opa è coinvolta, in collaborazione con il Palestine Children's relief fund.

C'è un legame fortissimo tra il nostro Ospedale e quella terra martoriata, un legame tra l'attenzione con cui ogni giorno, con il nostro lavoro, curiamo tanti pazienti anche pediatrici e il dolore di tutto il popolo palestinese e tra di loro tanti, tantissimi bambini.

Per il poco che possiamo fare, intendiamo esprimere ai nostri colleghi palestinesi che ci onorano della loro amicizia, un sentimento di vicinanza e di solidarietà.

Siamo con loro, vicini alla loro speranza che tutto questo presto abbia fine.

Che finisca la guerra, che finisca l'aggressione, che finisca l'embargo, che finisca l'occupazione!

Chiediamo Pace in Palestina, Pace in tutto il medio-oriente, Pace nel mondo intero.

Chiediamo che la Pace riacquisti il suo significato più pieno, non solo come assenza di guerra ma soprattutto come la piena realizzazione della giustizia e della libertà dell'autodeterminazione dei popoli.

Perché senza Giustizia non potrà mai esserci Pace.

Proponiamo ora un minuto di silenzio

grazie!

(Documento letto all'interfono dell'ospedale alla conclusione della conferenza stampa del 23 luglio 2014, cui hanno partecipato medici e operatori sanitari impegnati in progetti di cooperazione con la Palestina)