La conferenza di revisione del TNP - Trattato di non proliferazione, attualmente in corso a New York e che si concluderà il 28 maggio pv, è da considerare l'appuntamento istituzionale cruciale per coloro che si battono per il disarmo atomico. Ma, disgraziatamente, è destinata, in virtù delle premesse non buone, a riprodurre gli esiti di Copenagen, l'incontro mondiale contro il cambiamento climatico: grandi promesse, retorica ad ogni piè sospinto, ma nessun impegno concreto.
Questo perchè il baco del TNP sta nell'origine: il significato vero e profondo dell'accordo è di mantenere l'oligopolio nucleare il più ristretto possibile, la non proliferazione è sicuramente più importante del disarmo.
Gli accordi Start 2 tra USA e Russia non invertono la tendenza: sono più fumo che arrosto.
Il presidente Obama aveva, all'inizio del suo mandato, lanciato la promessa di un "mondo libero dalle armi nucleari" (avallata anche da un voto dell'ONU il 24 settembre 2009).
Ma la sua Nuclear Posture Review ora ribadisce il ruolo centrale della "deterrenza" e prevede il "primo colpo" contro i "Paesi che violano il TNP".
I piani per lo scudo antimissile sono confermati, una nuova generazione di armi atomiche è in cantiere, si ricomincia, di conseguenza, negli stessi Stati Uniti a costruire centrali nucleari.
La preoccupazione principale è sanzionare l'Iran che vuole diventare una "potenza nucleare latente" al pari di Giappone e Germania (e della stessa Italia, anche se di rango molto inferiore).
La Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza propone di riconoscere il fallimento del TNP e di stabilire un nuovo tavolo di discussione e trattativa: una Convenzione sulle armi nucleari che dichiari illegali le armi atomiche, come è già successo per le mine, le armi batteriologiche e chimiche.
Il Coordinamento Fermiamo chi scherza col fuoco atomico condivide questa impostazione che ribalta le priorità finora seguite: il disarmo deve diventare la garanzia della non proliferazione. Per questo aderisce al mese di mobilitazioni ed incontri, che si propone di far sentire la voce della società civile in modo da affermare un vero e proprio tabù sul nucleare, sia militare che falsamente "civile" (in realtà le centrali rientrano anch'esse nel ciclo finalizzato a produrre le bombe).
In questo contesto torniamo a sollecitare un impegno particolare nei confronti dei rappresentanti di tutte le religioni contro la Tecnologia Atomica in quanto tale, come si configura concretamente allo stadio attuale della nostra "civiltà".
Alfonso Navarra - Coordinamento FERMIAMO CHI SCHERZA COL FUOCO ATOMICO c/o Campagna OSM-DPN - via Mario Pichi, 1 - 20143 Milano tel. 02- 58101226