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Approvata la Riforma della Pubblica Amministrazione: un ennesimo attacco del Governo ai referendum e alla volontà popolare
Ieri mattina il Senato ha licenziato in via definitiva la cosiddetta Riforma della Pubblica Amministrazione. Nel corso dell’esame parlamentare questo disegno di legge si è trasformato in un ennesimo provvedimento omnibus con cui il Governo si arroga una serie di deleghe in bianco. Come  ci interessa denunciare il fatto che con tale provvedimento il Governo avrà il potere di ridefinire la disciplina in materia di servizi pubblici locali con indicazioni esplicite volte al rilancio dei processi di privatizzazione.

Ieri sera (29 settembre n.d.r.) a Padova, nella seduta del consiglio comunale, si è scelto di calpestare il risultato del referendum del 2011 e di procedere sulla via di una privatizzazione strisciante dell’acqua e degli altri servizi pubblici locali attraverso la vendita (detta fusione per incorporazione) di AcegasAps ad Hera.
La logica, spacciata come ineluttabile,  è sempre la stessa: è necessario competere sul mercato e piegarsi agli interessi della finanza.

La Associazione Funzionari senza Frontiere (onlus attiva nel campo della cooperazione internazionale) auspica che a seguito degli impegni emersi in occasione del Forum Mondiale dell’Acqua e del Forum Alternativo che si sono tenuti a Marsiglia dal 12 al 17 marzo si possano trovare, sempre di più, scelte ed occasioni di lavoro condivise fra le Organizzazioni Internazionali, le Organizzazioni della Società Civile e la Associazione Mondiale delle Autorità Locali (CGLU).

Salvare i cittadini e la res publica dell'Europa dai suoi presunti salvatori, rigettando ogni rito sacrificale. Per una nuova comunità europea dei beni comuni, della giustizia vera, della libertà reale e della democrazia effettiva. L'importanza della rete dei comuni delineata a Napoli

Sono passate non più di due settimane dalla straordinaria vittoria referendaria sull'acqua e l'apparato politico istituzionale sembra essersi dimenticato la portata storica dell'evento. Così come con scarsa attenzione fu rilevato il record di raccolta firme - 1,4 milioni - ottenuto lo scorso anno dai movimenti per l'acqua nel più totale silenzio mass-mediatico (salvo poi scoprire lo "straordinario" ribaltone alle recenti elezioni amministrative), oggi l'insieme dei poteri forti economici e politici sembra accomunato da un unico obiettivo : negare, rimuovere, depotenziare.

Per lui l'acqua è madre e sorella, un bene essenziale, escluso che qualcuno possa rubarla. Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano, di battaglie ne ha combattute tante, sempre in prima fila per la pace, la nonviolenza, i più deboli. L'idea che qualcuno possa privatizzare l'acqua gli fa commettere il suo unico peccato capitale: andare su tutte le furie. Avrà scritto almeno una decina di lettere a tutti per chiedere un passo indietro. L'ultima chiama a raccolta gli uomini e le donne di chiesa.

Il problema mondiale della crisi idrica esige riflessioni e risoluzioni internazionali che permettano di soddisfare il diritto basilare all'accesso a fonti d'acqua sane e sicure per la vita per i quasi due miliardi di esseri umani che attualmente ne sono deprivati. Occorre sempre ricordare che «il diritto all'acqua, come tutti i diritti dell'uomo, si basa sulla dignità umana, e non su valutazioni di tipo meramente quantitativo, che considerano l'acqua solo come un bene economico. Senza acqua la vita è minacciata. Dunque il diritto dell'acqua è un diritto universale e inalienabile» (PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE, Compendio della dottrina sociale della Chiesa, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2004, n. 485). Tale problema non è affatto nuovo per l'umanità, e non deve meravigliare che la Bibbia proponga paradigmi di relazioni umane legate all'accesso e all'uso dell'acqua.