La follia della guerra e dell'economia che alimenta gli armamenti
- Gino Buratti
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Quando si cerca di semplificare problemi complessi cercando scorciatoie non solo si imbroglia l'umanità, ma la si vuole danneggiare.
Do per scontata la condanna contro l'invasione della Ucraina da parte della Russia per abbatterne il governo e modificare i confini e gli assetti geopolitici, e il fatto di considerare Putin un dittatore.
Il punto tuttavia è come ci si pone dinanzi a questa crisi con una visione ampia e proiettata nel tempo (sarebbe meglio dire come ci poniamo senza ipocrisie di fronte a tutte le crisi, le guerre e i conflitti latenti esistenti: Yemen, Congo, Israele-Palestina...), come aiutare realmente l'Ucraina e l'Europa, come costruire relazioni di pace, come riportare la situazione in un quadro di dialogo e di confronto.
La voce del pacifismo ucraino: La verità invaderà l'Ucraina?
- Yurii Sheliazhenko
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Un mese fa ho pubblicato un articolo, suggerendo che sia l'Occidente che l'Oriente condividono la stessa responsabilità di evitare l'escalation verso una grande guerra in Ucraina.
Il motivo è chiaro e semplice. Sfortunatamente, l'Ucraina è diventata un campo di battaglia della nuova guerra fredda tra Stati Uniti e Russia. Due grandi potenze sono in competizione per il controllo dell'Ucraina, usando e gonfiando nella loro lotta di potere globale il nazionalismo militante del governo ucraino e il nazionalismo militante simile dei separatisti filo-russi a Donetsk e Luhansk. La vita pacifica dell'Ucraina è stata distrutta da questi nazionalismi militanti e dalla grande lotta per il potere. Otto anni di spargimento di sangue hanno causato migliaia di vittime tra civili, milioni di persone trasformate in rifugiati e sfollati interni, devastato la nostra economia e debilitato la nostra società.
Alcune considerazioni sul riconoschimento della cittadinanza onoraria di Massa al Milite Ignoto
- Associazione Trentuno Settembre
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L'amministrazione di Massa ha concesso la cittadinanza onoraria al "Milite ignoto". Chiariamo alcuni aspetti per non insultare la memoria - che per essere tale deve essere necessariamente completa.
La concessione viene fatta con una narrazione falsa, ipocrita, fatta in nome di una guerra che è stato il macello per poveri e diseredati, che non è stato campo di difesa di confini, ma atto di aggressione.
100 anni di un vergognoso racconto che nel tempo ha avuto voci contro, come quella di Papa Benedetto XV, che coraggiosamente l'ha definita “inutile strage”, o quella di Emilio Lussu con il suo “Un anno sull’altipiano”, o ancora quella di Francesco Rosi con il film come “Uomini contro”.
Governi il diritto non il drone assassino
- Raniero La Valle
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Nel discorso rivolto agli ambasciatori, come all’inizio di ogni anno, il papa ha evocato, per scongiurarlo, “un innalzamento dello scontro” in atto tra l’Iran e gli Stati Uniti, ma ha anche introdotto un tema che finora è stato assente nel dibattito internazionale, e che noi pensiamo sarà invece determinante nel futuro per rispondere alla crisi della condizione umana sulla terra.
Cosa ci aspetta dopo l’atto di guerra americano contro l’Iran?
- Tavola della Pace e della Cooperazione Onlus
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Il Pentagono (come viene definito il quartier generale militare degli Stati Uniti per la sua forma urbanistica) e il presidente Donald Trump hanno deciso di attuare una clamorosa operazione di guerra contro l’Iran, mettendo nel conto anche il rischio di far esplodere un ulteriore vulcano di guerra, che può provocare disastri ancora più grandi perfino di quelli già numerosi ed enormi, che da venti anni a questa parte hanno devastato tutta l’area del Medio Oriente, senza che se ne possa vedere la fine: Afganistan, Iraq, Libano, Libia, Siria, Yemen.
L'aggressione turca nello Rojava. Evitiamo la confusione sulla realta' e sul cosa fare
- Umberto Franchi
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Credo che in merito all'aggressione armata al popolo Curdo ed alla Siria , allo stato attuale SI evidenziano tre cose :
Quando la speranza è persa
- Shah Marai
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Dall’Afghanistan arriva la testimonianza di Shah Marai che era il capo fotografo dell’agenzia di informazione AFP a Kabul e che è stato ucciso assieme ad altri otto giornalisti nell’attentato compiuto dall’Isis il 30 aprile scorso. Nico Piro (inviato Rai che ha scritto un libro sull’Afghanistan e un altro ne ha in preparazione) ha tradotto “When Hope is Gone”, lo scritto di Shah Marai per il blog di AFP nel 2016 o ora pubblicato sul suo blog (https://nicopiro.wordpress.com).
- Fermare il sostegno europeo agli attacchi letali dei droni USA
- Gentiloni all’ONU sostenga la proposta di una indagine internazionale indipendente sui crimini di guerra in Yemen
- L’arte della guerra - Macron-Libia: la Rothschild Connection
- No alle bombe nucleari in Italia
- Rinsavisca la ministra. il governo receda dalla folle e criminale decisione di dispiegare centinaia di soldati italiani alla diga di Mosul
- Guerre, terrorismi e propaganda mediatica
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