Manca l'accoglienza. C'è paura, pregiudizio, intolleranza. Muri ostili, sguardi diffidenti e cattivi. Centri di "accoglienza" come carceri, respingimenti colpevoli verso sofferenze note ma ignorate.
Manca la pace. Se c'è è armata...Si prepara soltanto la guerra. Non c'è fronte: la guerra è dappertutto. Guerra per il petrolio, l'acqua, l'uranio, la droga, il terrorismo, i rifiuti. Pretesti per trarre denaro dall'orrore: fiumi di sofferenza e di sangue che si cambiano in oro nelle tasche di chi si dà ragione con la forza.
Manca il lavoro. Fabbriche emigrano per spendere meno e guadagnare di più. Uomini, donne, giovani, famiglie impotenti, travolti dalla crisi. Nemmeno più gli Stati comandano. Il potere del dio denaro governa su tutti: avere fino a morire d'indigestione. E peggio per chi non ha.
Manca la trasparenza. Si dice ciò che è utile, che fa guadagnare consensi, che porta a casa soldi. Mai ciò che si pensa veramente. Che cos'è la verità?
Manca il servizio, la disponibilità a renderlo. Anche da parte di quello che un tempo era Servizio Pubblico. È la gente a servizio dei servizi! E nessuno si mette più a servizio di nessuno se non finché conviene.
A nessuno, per fortuna, qui manca il cibo. Anche chi dice di aver fame, non sa spesso la fame cos'è.
A non mangiare, comunque, si sta male. "A nessuno piace digiunare", dice don Albino.
Allora, perché digiunare?
Per dire che c'è qualcosa che non funziona. Se senza cibo soffriamo, e al lungo andare si muore, perché non ci accorgiamo che stiamo morendo "dentro"? Nella mente, nello spirito, nel cuore: ci mancano il dialogo, l'accoglienza, la pace, il lavoro, la trasparenza, il servizio. Stiamo morendo con la pancia piena e nemmeno ci fa male, non ci accorgiamo che sta morendo la speranza nella giustizia."