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Insieme per la pace! Manifestazione a Pontremoli del 24 febbraio 2023. Intervento di ANPI Casola - Lunigiana

Salve,

mi chiamo Daniele Rossi, vi porto i saluti della Sezione Anpi di Casola in Lunigiana Fivizzano. La nostra sezione la pace la coltiva fin dal suo nome, nel 2013 abbiamo deciso di intitolarci ad Hans e Sophie Scholl, due resistenti tedeschi decapitati dai nazisti. Questo decisione non è stata presa a cuor leggero, visto l’uccisione nei nostri due comuni, di 72 partigiani e 430 civili.

Sono felice di essere a Pontremoli e poter condividere con voi una riflessione sulla guerra e la pace.

Quello che il cantiere ha organizzato è un piccolo grande passo verso la conoscenza di uno dei periodi storici più confusi e complessi della storia…la Guerra in Ucraina e la nuova divisione del mondo in due blocchi contrapposti: l’uno diretto dalla Nato e dagli Stati Uniti e l’altro dalla Russia e dalla Cina.

Oggi molti ragionano in modo binario: o sei dalla parte dell’Ucraina, quindi delle vittime o sei per la Russia, i carnefici. Noi siamo dei pacifisti e vogliamo conoscere tutta la genesi della guerra, senza eliminare le differenze tra vittime e carnefici. Non ci è mai piaciuta la politica di Putin prima del conflitto, non abbiamo mai sopportato la politica di potenza della Nato e la totale assenza di una strada politicamente indipendente, dell’Unione Europea.

L’Europa non ha mai sostenuto in modo significativo l’avvento di una reale democrazia in Russia ma ha fatto affari con Putin, elogiandolo quando ci faceva comodo, come per la Guerra in Siria.

Dal 1989 la Nato si è espansa molto di più di quanto avrebbe dovuto fare, puntando sulla paura degli stati dell’Europa dell’est, questo è stato ed è uno degli sbagli dell’Occidente perché se i paesi orientali hanno tutto il diritto di tutelarsi, la guerra in Ucraina è il frutto anche di quelle decisioni sconsiderate.

Come pacifisti ci sentiamo di dire che oggi più di ieri occorre rifiutare ogni nazionalismo e distinguere tra popoli e governi. Stare fermamente contro Putin ma non stare contro i russi. Diffondere senza sosta anche in Occidente, in Italia, le voci dei russi che, coraggiosamente, si oppongono con forza al tiranno.

Appoggiare, conoscere, quella parte del popolo ucraino che non si lascia soffocare dall’odio del proprio sangue versato, dalle città distrutte, dal futuro violato dei propri figli.

Questi due popoli, dovranno bene o male, continuare a vivere vicini e prima o poi dovranno trovare insieme una via per la pace.

Ripudiare la guerra significa lavorare per non crearne le premesse, per allontanarla, per annullare la possibilità che si verifichi. Come Occidente, come Italia, non lo abbiamo fatto. Ripudiare la guerra significa non accettarne la logica infernale di prendere le armi e dare armi e rifiutare la disposizione binaria nazionalista. Nel 1938, Virginia Woolf opponeva a questa dicotomia una radicale alterità, quella di chi era fuori dalla logica del potere, e dunque degli schieramenti e delle ‘patrie’. Rivolgendosi a un ideale interlocutore maschio membro della classe dirigente dell’Impero Britannico che si diceva pronto alla guerra diceva: «Tu stai combattendo per conquistare vantaggi che io non ho mai condiviso né mai condividerò: in quanto donna, non ho patria, in quanto donna la mia patria è il mondo intero». Era un pensiero radicale, che guardava lontano ed oggi più di ieri dobbiamo farlo nostro per sentirsi un unico grande popolo che sta imboccando una strada pericolosa ed oscura.

ANPI Casola – Lunigiana

Pontremoli, 24 febbraio 2023