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Inizialmente il Ministro dell’Interno aveva annunciato due decreti, uno sulla sicurezza e l’altro sull’immigrazione: interventi distinti per questioni differenti.

Non è chiaro con quale motivazione le due bozze siano poi confluite in un unico decreto: immigrazione e sicurezza.

Forse perché nella “popolazione carceraria” la percentuale “non italiana” è superiore rispetto a quella, di poco inferiore al 9%, registrata per la popolazione residente?

Come cittadini sentiamo il dovere di ricordare cos’è e come funziona lo S.P.R.A.R.

Il sistema SPRAR - Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati-, introdotto nel 2002 con la Legge 189 Bossi- Fini - prevede che il Comune che aderisce, riceva dal Governo il 95% delle risorse necessarie per l’attuazione del programma, e che versi di tasca propria solo il 5%.

Tutto è iniziato nell'estate del 2015 quando Delia vede delle donne con dei bambini che piangevano e dormivano sul marciapiede di fronte al suo bar tra la stazione e gli uffici comunali di Ventimiglia. Li raggiunge e li invita a entrare per riposarsi un po’, mangiare qualcosa e cambiarsi.

Condividiamo la trascrizione, inedita, dell’introduzione all’incontro per discutere su questa situazione a Sondrio, Centro evangelico, dieci anni fa, 28 ottobre 2008. Il testo, pubblicato anche sul sito "Libreria delle donne di Milano", è stato segnalato da Giuliano Ciampolini.

Come anticipato dal quotidiano avvenire, con nota formale indirizzata ai presidenti delle commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale del 16.7.2018, alla cui lettura si rinvia, la presidente della commissione nazionale per il diritto d’asilo, nella persona della prefetta, dott.ssa sandra sarti, esplicita l’indirizzo politico che i commissari devono seguire nella valutazione delle domande di protezione internazionale e, in particolare sulla valutazione delle domande il cui esito sia la protezione umanitaria di cui all’art. 5 co.6 del t.u. Immigrazione.

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