L’ANPI rimarca il valore dell’antifascismo che non è semplicemente l’opposto del fascismo, o addirittura il suo specchio, ma qualcosa di molto più profondo.
Dire no al fascismo, storicamente in senso oggettivo, ma anche personalmente, fu un fatto di coscienza, perché significò dire no al totalitarismo, alla sua guerra, quindi alla mancanza di libertà. Da tale atto scaturì lo scoprire che non esisteva solo un pensiero unico, ma la possibilità di scegliere, e anche di sbagliare, e poi ancora il capire che esistevano differenze ed anche diversità, e che nessuna era in assoluto superiore alle altre, anzi che era necessario il confronto tra di esse. Questa maturazione politica, che si basò in primis sulla presenza di un antifascismo storico mai vinto dal regime, rappresenta né più né meno la base su cui si fonda la democrazia, e quindi un valore che ci può ancora guidare sia a livello privato sia a livello sociale. Rivendicarlo nella sua valenza vuol dire anche fare i conti veramente con il fascismo e con ciò che è stato, atto che gli italiani non hanno mai compiutamente definito, e che per così dire stentano ancora a compiere, il che rappresenta un male. è quindi inaccettabile il livello di discorso di coloro che dicono che fascismo e antifascismo pari sono, e che bisogna superarli entrambi.
A questo discorso l’ANPI non ci sta.
Da tempo a livello nazionale conduce infatti una battaglia di denuncia dell'essenza fascista di Casa Pound e di altre organizzazioni, quali Forza Nuova, Blocco Studentesco ecc…, nella convinzione che nella loro attività, nei loro proclami e nei loro richiami iconografici si configuri l'apologia del fascismo. In tali termini ritiene che Casa Pound si ponga al di fuori del quadro legale e democratico perché non rispetta i dettami della Costituzione. Ma l'ANPI non è un un'autorità di polizia che prende provvedimenti, né un organo giuridico che emette sentenze. Quella dell'ANPI è una presa di posizione che deve imporsi ed essere condivisa attraverso appunto la denuncia. Il terreno di attività dell'ANPI rimane comunque sempre la democrazia, e mai quindi trascende a richiami alla violenza verso i membri di CP, o all'assalto delle loro sedi. Ma chiaramente invita alla vigilanza democratica perché l'azione dei fascisti del nuovo millennio (così si definiscono) si può rilevare pericolosa per la democrazia, ed il pericolo maggiore è considerarli con superficialità. In questo senso nella sue continue denunce, ultima un documento della nostra federazione provinciale, l'ANPI mai dimentica di ricordare alle autorità politiche, amministrative, di polizia e giudiziarie che loro è il compito di controllare nell'attività di casa Pound il rispetto della Costituzione e delle leggi, di rilevarne l'evidente incostituzionalità e di essere a ciò conseguenti nei provvedimenti. La denuncia giudiziaria rispetto all'attività di Casa Pound di Napoli è un positivo segnale in questa direzione.
Contro il rigurgito del fascismo, nelle forme in cui si presenta ai giorni nostri, l’ANPI chiama a raccolta i cittadini di Massa, le associazioni, e tutte le forze politiche democratiche, che sono state espressamente e formalmente invitate, per gridare assieme pubblicamente un sonoro No al nuovo fascismo.
Chi si ritrova d’accordo su queste posizioni è invitato a partecipare all’incontro che si terrà a Massa il GIORNO VENERDI’ 8 FEBBRAIO 2013, ALLE ORE 17,30, in Piazza G. Matteotti, presso il Monumento della Resistenza (in caso di pioggia sotto il Comune), dove sono previsti interventi di rappresentanti dell’A.N.P.I. e delle Associazioni Partigiane, delle organizzazioni sindacali e associative.
LA SEZIONE A.N.P.I. DI MASSA
Massa, 5 Febbraio 2013