La guerra è persa, la rabbia è rimasta: intervista a Nadia Urbinati
- M. Esposito, F. Cancellato
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Per chi non la conoscesse, basterebbe dire che Nadia Urbinati, riminese, è titolare della prestigiosa cattedra di scienze politiche alla Columbia University di New York. O che nel 2008 è stata insignita del titolo di Commendatore al merito della Repubblica Italiana, per aver «dato un significativo contributo all’approfondimento del pensiero democratico e alla promozione di scritti di tradizione liberale e democratica italiana all’estero». Pochi, meglio di lei, insomma, possono offrirci gli strumenti per leggere in filigrana quel che sta accadendo in questi difficile fase della storia dell’Italia che, sperando sia passeggera, continuiamo a definire crisi. E che più passa il tempo, più genera frustrazione, disillusione, rabbia.
Pisa 1: ascoltando Curcio a Pisa
- Massimo Michelucci
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Ammetto, questo pensierino è un po' lungo, apposta quindi per spaventare ancor più l'eventuale amico lettore aggiungo che è anche profondo tanto da far paura.
Civismo
- Massimo Michelucci
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Ho letto che il limite del civismo sarebbe la sua deriva nel localismo che impedisce una politica di ampio respiro necessaria alla soluzione di problemi che non sono più particolari, ma interconnessi.
Per gli amici
- Massimo Michelucci
- Categoria: Democrazia
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Gli amici non capiscono la mia acrimonia verso Renzi, alcuni mi rimproverano un pessimismo preconcetto per cui mi invitano a dargli tempo, a metterlo alla prova, che è poi la richiesta che fa lui. Sono tutti amici cui voglio molto bene, non respingo i richiami, provo anzi a spiegarmi.
Democrazia. Che cos'è?
- Maria Paola Patuelli
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Nell’incontro del prossimo 23 giugno con il costituzionalista Gaetano Azzariti e con il senatore Walter Tocci parleremo, oltre che di Riforme costituzionali, di “qualità della democrazia”.
Non è questione di contorno. E’ il centro del problema. Calamandrei definì la Costituzione del 1948 “la rivoluzione promessa”. Dopo due decenni di dittatura fascista, “regime reazionario di massa”- così la definì nel 1933 con acuto occhio storico Palmiro Togliatti, che già vedeva il “consenso attivo” che il fascismo aveva – venne disegnata dai Costituenti, quasi tutti donne e uomini antifascisti, una Repubblica democratica.
Etica politica e coerenza
- Gino Buratti
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Gli ultimi fatti di cronaca legata ai fenomeni di corruzione nelle grandi opere, oltre alla valutazione sulla reale necessità delle stesse, pone sicuramente, con forza, interrogativi e sfide.
Generalmente le forze politiche, basta rileggere i proclami, anche recenti, dei maggiori leaders di partito e movimenti, hanno ridotto l'etica della politica semplicemente al non rubare, al non corrompere o essere corrotti.
A proposito dell’ articolo 67 della Costituzione
- Rete per la Costituzione
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Se il Senato della Repubblica fosse già stato trasformato secondo i privati e segreti accordi del cosiddetto "patto del Nazareno", il voto alla Camera dei deputati che ha sancito la responsabilità diretta dei magistrati - responsabilità che non esiste in alcun Paese europeo - sarebbe legge dello Stato.
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