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I biocarburanti: “nuovi” produttori di fame

Le più recenti statistiche denunciano come il numero di affamati sia costantemente aumentato, arrivando a quasi un miliardo di persone. Lo sviluppo del mercato dei biocarburanti, che vengono spesso presentati come un’ottima arma nella lotta contro l’inquinamento, è ritenuto una delle principali cause dell’aggravarsi del problema della fame nel mondo: secondo le stime della Banca Mondiale, infatti, la produzione di biocarburanti sarebbe responsabile per il 75% dell’aumento dei prezzi che ha portato alle recenti crisi alimentari.

Il bambino somalo (lo avete potuto vedere in quelle foto agghiaccianti apparse in questi giorni sulla stampa) che muore di fame e la multinazionale, per esempio la Unilever, che certifica astronomici bilanci a nove zeri. Il bambino somalo e la multinazionale alimentare: un tragico caso di estremi che si toccano. Anzi che sono tra loro connessi e drammaticamente interdipendenti.

Nel rimandare alla pubblicazione della ricerca Volontà e Resistenza. Venti anni di volontariato1 per quanto concerne un'analisi storica dell'attività della Casa di Accoglienza fino al 2007, proviamo, con queste brevi note, a fare una riflessione sul triennio 2008 – 2010, sempre nel tentativo di comprendere i mutamenti di cui siamo stati testimoni, nella consapevolezza dei nostri limiti e della "parzialità" della nostra prosptettiva, ma anche del fatto che la Casa di Accoglienza non è una soluzione al disagio, quanto semplicemente l'opportunità di una breve sosta nelle fatiche quotidiane degli ospiti che vengono accolti.

Per un "Fondo di emancipazione sociale" utile a restituire lavoro e dignità agli ultimi

L'accoglienza non può essere né monetizzata né mercificata. Se una persona vive in uno stato di emergenza ha il diritto di essere accolta senza dover tirar fuori un euro dalle proprie tasche, perennemente vuote.

Sono figlio di un mezzadro che non aveva soldi ma un infinito patrimonio di dignità. Ho vissuto i miei primi anni di vita in una cascina come quella del film "L’albero degli zoccoli". Ho studiato molto e oggi ho ancora intatto tutto il patrimonio di dignità e inoltre ho guadagnato i soldi per vivere bene. E’ per questi motivi che ho deciso di rilevare il debito dei genitori di Adro che non pagano la mensa scolastica.

I miserabili sono trattati come immondizia. Il cardinale di Milano li difende e viene sbeffeggiato
di Mario Pancera

Dopo le ordinanze di alcuni sindaci, tra cui quello di Roma, i lavavetri scompaiono. Roma è la capitale d’Italia, il cosiddetto faro della civiltà e, per qualcuno, anche il faro della cristianità. A Roma c’è il Vaticano, molti religiosi percorrono le sue strade, anche in automobile. I lavavetri non percorrono le strade, le subiscono: devono usarle per sopravvivere.

Pubblicato su la rivista "Carta" del giorno 8 settembre 2007
Triste doverlo ammettere, ma così è: siamo diventati un popolo di opulenti, e gli straccioni ci disturbano. L’opulenza, prima ancora che nel portafogli, l’abbiamo nella testa. Un tempo un Della Valle che sfoggiava il suo panfilo ci dava il voltastomaco ed acuiva il nostro senso di ribellione. Oggi ci affascina, raffigura il sogno che abbiamo dentro di noi, il desiderio di diventare tutti straricchi, Per questo Berlusconi ha vinto.
Era illusorio pensare che la sinistra uscisse indenne da questo maremoto, ed eccola in piena crisi di identità. I i dirigenti di sinistra spesso superano i loro colleghi di destra per repressione, per attacco ai diritti, per sostegno al mercato liberista. Una base conservatrice esprime una dirigenza conservatrice, che naturalmente si prodiga in politiche reazionarie per essere apprezzata dalla sua base e fare un pieno di voti alle elezioni successive. Questo circolo vizioso ha fatto nascere nel centrosinistra il movimento, inaugurato da Cofferati, dei sindaci-sceriffi.