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Una messa per gli alpini (Tondani Davide)


Ieri (25 giugno 2007, n.d.r.) a Pontremoli si è celebrato un raduno alpino, con messa annessa, alle 12 in Concattedrale.

A parte che nutro perplessità su questa inflazione di messe ad uso civile, particolarmente frequenti nella mia parrocchia, visto il suo status... cioè, insomma, la messa per gli alpini, per i carabinieri in pensione, per i librai (una volta fecero una preghiera dei fedeli che tra le righe più o meno diceva "il libro o è cristiano o non è"!!!), per i reduci, per vattelapesca.

A parte che che quasi mai si celebra messa per i disoccupati, per le vittime delle guerre, per i poveri. Certo, mi direte, per loro le intenzioni sono implicite... sarà...

Al di là di queste mie riflessioni, ieri mi è toccato sentire anche questa (vi evidenzio in grassetto le parti che mi fanno trasalire).

PREGHIERA DELL'ALPINO
Su le nude rocce, sui perenni ghiacciai, su ogni balza delle Alpi ove la Provvidenza ci ha posto a baluardo fedele delle nostre contrade, noi, purificati dal dovere pericolosamente compiuto, eleviamo l'animo a Te, o Signore, che proteggi le nostre mamme, le nostre spose, i nostri figli e fratelli lontani e ci aiuti a essere degni della gloria dei nostri avi.

Dio onnipotente, che governi tutti gli elementi, salva noi, armati come siamo di fede e di amore.

Salvaci dal gelo implacabile, dai vortici della tormenta, dall'impeto della valanga: fa che il nostro piede posi sicuro sulle creste vertiginose, sulle diritte pareti, oltre i crepacci insidiosi: rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci la nostra millenaria civiltà cristiana.

E tu, Madre di Dio, candida più della neve, Tu che hai conosciuto e raccolto ogni sofferenza ed ogni sacrificio di tutti gli Alpini caduti, Tu che conosci e raccogli ogni anelito ed ogni speranza di tutti gli Alpini vivi ed in armi, Tu benedici e proteggi i nostri Reggimenti, i nostri Battaglioni, Gruppi, Compagnie e Batterie. AMEN



Cioè, passi per mamme e fidanzate. Ho sempre avuto compassioni per quei poveri diavoli (sempre contadini e analfabeti, mai figli della nobiltà) mandati al macello in nome della realpolitik, degli interessi economici e via andare. Sto leggendo "Il sergente nella neve" di Rigoni Stern e davvero ti tocca questa tragica ritirata nei ghiacci russi... però che nel 2007 si debba ancora leggere una preghiera dove gli alpini difendono la civiltà cristiana con la guerra... puah! O che difendano la fede... non mi risulta che gli austriaci nel 15-18 fossero musulmani o animisti... e anche tra i russi nel 42 c'erano tanti fratelli ortodossi... e poi... ma se fossero stati anche mormoni o che ne so, è giusto uccidere? Io tendo (con scarso successo) a vivere i comandamenti delle beatitudini, piuttosto che quelli di Mosè, ma dal momento che questi sono assai più popolari, mi ricordo che uno si essi dice chiaramente "non uccidere".

Sono fuori strada? Accecato dalla mia solita contestazione cattolica? Ditemi voi.

Davide