Dei discorsi su questa guerra tra Russia e Ucraina sono stati fatti così tanti che non ci sarebbe bisogno di aggiungerne un altro. Quello che conta ormai è solo la mobilitazione contro questa guerra e la consapevolezza che la maggioranza dei cittadini italiani è contraria a qualsiasi coinvolgimento e anche all’invio di armi al governo ucraino.
Però dato che sono stato invitato a parlare, dirò alcune cose che non sono nuove, ma considero importanti.
1) La Russia ha aggredito l’Ucraina 6 mesi fa , nessuno lo nega; ma le guerre non nascono come funghi dalla sera alla mattina. Questa guerra ha delle cause, remote, storiche e recenti, che vanno tenute di conto, senza fermarsi all’aggressione del 24 febbraio. In altre parole, in questa guerra non ci sono innocenti, ne fra i contendenti diretti, ne tra i loro alleati.
2) Su questa guerra abbiamo ricevuto e riceviamo, una informazione a senso unico e distorta. Ad esempio: ci dicono che la Russia pensava di vincerla in 3 giorni e che non ci è riuscita perché ha un esercito non motivato e non preparato. E che l’Ucraina può vincere la guerra . Dicono anche che si tratta di una guerra tra democrazia e dittatura. La Russia è indubbiamente uno stato autoritario ma anche l’Ucraina non è modello di democrazia e tutti e due sono degli stati liberisti dove il grande capitale, grazie alla mancanza di libertà e di diritti della popolazione, la fa da padrone.
3) Questa guerra è combattuta direttamente tra russi e ucraini in nome della libertà nazionale e del pericolo nazifascista ma in realtà è uno scontro per interposto stato, tra Stati Uniti e Russia, sul suolo europeo. Questo significa che l’Europa è il nuovo capo di battaglia tra queste due potenze e c’è il rischio che quando gli ucraini non ce la faranno più, dovrà intervenire l’Europa attraverso la Nato che è quella che sta conducendo il gioco per l’Occidente.
4) Questa guerra in nessun modo può essere considerata giusta. Guerre giuste non ne esistono , sia chiaro, ma non è giusta neanche secondo il punto di vista di chi crede che esistano. . Perché una guerra è giusta, secondo chi pensa che esistano, solo se i vantaggi che se ne ricavano sono superiori ai danni che ne derivano. Per chiarire meglio: una guerra atomica , mettendo in pericolo la sopravvivenza dell’intera umanità , non può essere mai considerata giusta neanche se combattuta per respingere i tori subiti. E oggi, il pericolo che la guerra Russia- Ucraina possa trasformarsi in guerra atomica, è all’ordine del giorno. Basta pensare alle centrali nucleari dell’Ucraina. Ricordiamo tutti il disastro nucleare di Chernobyl che ha contaminato anche il nostro paese. La centrale di Zaporizhzhia in Ucraina, è al centro degli scontri ed è enormemente più grande e potente di quella di Chernobyl. Cosa succederebbe se venisse colpita da qualche missile ucraino visto che ora è in mano ai russi? E cosa succederebbe se la Russia stesse per perdere la guerra , cosa improbabile, e essere invasa? Putin lo ha già detto, ricorrerebbe a qualsiasi mezzi per impedire l’invasione della Russia cioè ricorrerebbe alle armi atomiche e quindi anche alla possibilità di colpire le centrali nucleari ucraine. E la Nato ha già annunciato che qualsiasi fuga radioattiva che dovesse mettere in pericolo la salute e la vita nei paesi della Nato, farebbe scattare automaticamente l’articolo 5° , cioè l’entrata in guerra dell’Europa.
5) Le sanzioni economiche contro la Russia non funzionano, al contrario le permettono di aumentare i prezzi del gas e di guadagnare molto di più producendo meno. Come pure le sanzioni permettono agli Stati Uniti di fornire gas all’Europa a prezzi molto maggiori . In altre parole, le sanzioni danneggiano solo la popolazione europea.
6) La guerra non fa solo vittime tra soldati e civili che si trovano sul fronte di guerra, perché ha fatto abbandonare ogni politica di salvaguardia dell’ambiente e rilanciato le centrali a carbone e quelle nucleari, azzerando, in nome dell’emergenza, 50 anni di lotte per l’ambiente e ogni prospettiva di ricorso alle energie alternative.
7) Questa guerra, cosi vicina a noi e all’Europa, ci fa egoisticamente temere per noi e allontana la nostra attenzione alle guerre in atto nel mondo, fomentate in genere dal capitalismo: nello Yemen, nel Medio Oriente, e in gran parte dell’Africa. Le stragi, l’uccisione di bambini, la violazione di ogni diritto umano minimo in queste zone di guerra, non suscitano più il nostro sdegno e le nostre proteste. Non è un danno minore per la causa dei diritti umani e della coesistenza e solidarietà tra i popoli.
8) Questa guerra è diversa da quelle che si sono succedute dopo il 1945 e dalle numerose in atto. Non tanto perché ci è vicina ma perché coinvolge in uno scontro ravvicinato, una potenza nucleare come la Russia , e la Nato , cioè gli Stati Uniti, altra potenza nucleare. La coesistenza pacifica fondata sull’equilibrio del terrore atomico , ha bloccato per decenni la possibilità di una guerra diretta tra Usa e Russia ma oggi è vicino il punto di rottura. Se venisse superato, l’umanità non sopravviverebbe.
9) Si dice che non possiamo restare passivi di fronte all’aggressione di una potenza nucleare nei confronti di un paese più debole, come l’Ucraina, per cui dovremmo sostenerne la sua resistenza. Ma inviando armi sosteniamo solo l’aumento delle vittime tra militari e civili. L’Ucraina e la Nato non possono vincere questa guerra se non accettando uno scontro nucleare. La moltiplicazione delle armi avvicina questo scontro, finale per l’umanità.
10) Dobbiamo perciò reagire, mobilitarci, dire a chi ci governerà che non siamo disposti a fare nessuna guerra, a imbracciare nessun’arma o a fornirne ad altri paesi. Dobbiamo impegnarci a disertare le loro guerre.
Il nostro impegno per la Pace deve essere totale, radicale. Dobbiamo volere un mondo denuclearizzato e solidale, cioè un mondo assolutamente diverso dal’ attuale.
Le politiche dominanti oggi, ci portano all’apocalisse. Già ora hanno determinato sconvolgenti modificazioni del clima. La guerra li potenzia e ci aggiunge di suo la possibilità dell’estinzione di infinite forme di vita, compresa quella umana.
11) Non possiamo perciò limitarci e invocare la Pace ma dobbiamo impegnarci per cambiare il mondo, per contrastare gli attuali apparati tecnologico-scientifici, militari, industriali e produttivi, finanziari. Dobbiamo iniziare a progettare nuovi modelli di convivenza tra i popoli, senza sfruttamenti neocolonialismo, consumistici, imprenditoriali, possessori, individualistici, nazionalistici e populisti.
Bisogna essere intransigenti: senza una riorganizzazione del mondo in senso solidaristico e sociale, non c’è futuro per l’umanità. Il tempo che resta è poco, dobbiamo fare la nostra parte, costi quello che costi, prima che scada. Dobbiamo essere sovversivi.
Marina di Massa, 24 agosto 2022
Nando Sanguinetti
ANPI Massa Carrara