Cari
amici,
nei giorni prossimi l'editore Liguori che ha pubblicato questo mio
libro lo metterà in distribuzione in tutta Italia.
Vi accludo nel testo e in
allegato la copertina e l'indice con alcuni testi di presentazione del contenuto
dello stesso.
Se siete interessati a una presentazione pubblica del libro
fatemelo sapere a questo indirizzo. Lo stesso Ferrarotti che ha scritto la
premessa si è dichiarato disponibile a qualche incontro di presentazione e forse
anche Marianella Sclavi e Salvatore Saltarelli potrebbero essere disponibili
naturalmente all'interno dei loro impegni.
Cordiali
saluti
Alberto
L'Abate
Questo libro nasce per cercare di
sfidare la sottovalutazione della nonviolenza come strumento di mutamento
sociale e di trasformazione nonviolenta dei conflitti. Si basa su una lunga
esperienza dell’autore in interventi nonviolenti, sia in varie lotte nel nostro
paese (contro le centrali nucleari in Maremma, contro i missili Cruise a
Comiso, a Genova contro la mostra-vendita
delle armi, detta dai genovesi la “mostra dei mostri”, ecc. ecc.), ed
anche all’estero, in tentativi, falliti ma molto istruttivi, di prevenire
conflitti armati (in Iraq nella prima guerra del golfo, ed in Kossovo). E si
basa anche su parte delle lezioni che sul tema della sociologia e della ricerca
per la pace l’autore tiene ai suoi allievi del corso di laurea in “Operazioni
di Pace, Gestione e Mediazione dei conflitti” e dei corsi specialistici in
“Scienze Etno-Antropologiche” e in “Metodologia e Ricerca Empirica nelle
Scienze Sociali“ dell’Università di Firenze. Il libro si avvale inoltre di
molte relazioni che l’autore è stato invitato a tenere in varie università ed
in molti convegni di studio, sia in Italia che in vari paesi del mondo (Malta,
USA, India, Kossovo, Serbia, Belgio, Ungheria).
L’autore si augura che questo
lavoro, che ha richiesto molti anni di elaborazione e di stesura, venga
accolto, nella sua intenzione, come una “provocazione” contro la cultura
militarista e guerrafondaia tuttora imperante nel nostro, ed in molti altri
paesi del mondo, cultura che porta a credere, contrariamente a quanto sostenuto
da eminenti studiosi, che la guerra sia un fenomeno normale, e costante, di
tutte le società, e che la pace, invece, sia solo un episodio transitorio tra
una guerra e l’altra, e perciò eccezionale e non perseguibile seriamente.
Cultura che fa inoltre credere che la “ragione è dalla parte della forza”, e
non, al contrario, che “la forza sta nella ragione”.
Il libro è inteso anche come
stimolo a rimettere in discussione, e cercare di modificare, un modello di
sviluppo che sta continuamente aumentando il distacco tra paesi (e persone)
ricchi e poveri, portando questi ultimi a reagire in modo spesso assurdo e
criminoso (ad esempio tramite i kamikaze), ma tragicamente efficace per far
emergere la propria volontà di resistenza, ed i primi, per difendere i propri
privilegi e la propria sicurezza, ad accrescere i propri armamenti ed a
mostrare il “pugno forte” che rinfocola, e non annienta, anzi lo accresce, il
desiderio degli altri di non essere sottomessi alla forza di questi armamenti,
dando vita, gli uni e gli altri, ad una spirale nefasta che sta portando
l’umanità verso derive non certo esaltanti, rendendo la sicurezza delle
popolazioni del mondo sempre più problematica ed incerta.
Il desiderio dell’autore è quello
che questo libro possa servire a far aumentare il numero di persone che
“sognano” un mondo senza guerre e senza ingiustizie, e che lottano per questo nuovo mondo con la
“nonviolenza”, perché, come dicono gli anarchici siciliani, un “sogno condiviso
da molti è già l’inizio di una nuova realtà”.
(dall’ introduzione dell’Autore)
INDICE
Franco Ferrarotti: Premessa
IntroduzioneParte prima Premesse
epistemologiche
1) Guerra o pace nel terzo
millennio
2) Il modello dell’essere umano
e la ricerca per la pace
3) Il processo di costruzione
della guerra e della pace
4) Alcuni principi di una
sociologia per la pace
Parte seconda :La
nonviolenza e la sua efficacia
1) Interposizione
nonviolenta in situazioni di conflitto armato
2) Contro la
guerra cambia la vita ed organizza i “Corpi Civili di Pace”
3) Previsione e
prevenzione dei conflitti armati
4) Efficacia e
limiti della nonviolenza
Parte terza: Dalla teoria alla prassi: elementi di una strategia
nonviolenta di trasformazione sociale
1) Resistenza
alle ingiustizie e Difesa Popolare Nonviolenta
2) La
partecipazione dei cittadini alle lotte per la pace
3) Idee per
una rivoluzione nonviolenta
4) Nonviolenza
e marxismo nella transizione al socialismo
Parte quarta: Nonviolenza,
Pace e Guerra: chiarimenti ed esperimenti
1) Chiarimenti
concettuali
2) Inventare
un futuro senza guerre : laboratori maieutici sullo stile di Danilo Dolci
3) Due
esperienze, fallite, di prevenzione di conflitti armati, e cosa ci possono
insegnare:
3.1. La prima guerra dell’Iraq
3.2. La guerra del Kossovo
4) Sulla
strategia della nonviolenza, ovvero sui limiti delle cosiddette rivoluzione
nonviolente
dei paesi dell’Est- Europa
Riepilogo e Conclusioni
Bibliografia
Ringraziamenti e
riferimenti