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Basta parate militari per festeggiare la Festa della Repubblica!

Festeggiare la Repubblica significa riaffermare con forza quei valori fondanti e condivisi che sono sanciti dalla Carta Costituzionale: il lavoro, il non interventismo militare, la solidarietà, l'uguaglianza, le pari opportunità...

L'impegno di AAdP, in quest'ultimo anno, ha continuato ad essere  quello di promuovere le periferie, difendere i diritti degli ultimi (perché non  c'è pace senza giustizia), ma anche richiamare l'opinione pubblica ad andare oltre i luoghi comuni, a tenere aperti gli interrogativi sui grandi conflitti che travagliano questo tempo, a non prendere per buone risposte prefabbricate e omologate, a non arroccarsi su posizioni integraliste e razziste.

La Costituzione della Repubblica afferma all'articolo 11 “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Stiamo saturando il mondo di armi, questo è il nostro problema. Così produciamo i risultati che poi tutti detestiamo

Zygmut Bauman (Festival Filosofia, Carpi 19 settembre 2015)

La barbarie avvenuta a Parigi richiederebbe, prima di tutto, silenzio... rispetto e dolore per quelle vittime.

Dopo il silenzio occorrerebbe, dinanzi a quella barbarie, per altro non diversa da tante altre barbarie avvenute a Kunduz, nel Libano, in Egitto, in Tunisia, nel Mali, in Afghanistan, il coraggio della “ragione” e la decisione di non seguire il comprensibile impulso della pancia....

Occorrerebbe la capacità di porsi interrogativi, domande... la volontà di porre attenzione alla storia recente, alle azioni e reazioni adottate, ai risultati ottenuti... l'umiltà di cercare di capire gli errori commessi...