• Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

In occasione del 2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza, condividiamo questa riflessione sulla nonviolenza di Federico Fioretto, pubblicata su "Voci e volti della nonviolenza", n. 238 del 30 settembre 2008.

Circa duemila anni fa un Maestro di nome Gesù portò al mondo un messaggio di libertà: libertà dai vincoli terreni, dalle illusioni di Mammona, dall'egoismo che porta alla Geenna, dannazione degli Epuloni.

Pubblicato su Notizie minime della nonviolenza, n. 648 del 23 novembre 2008 

Pietà e silenzio per i cinque morti della strage di San Felice. Quattro assassinati e un omicida-suicida. Una tragedia cittadina.
Ci sarà modo per riflettere sulle cause profonde. Ma ora è urgente impedire da subito che altre morti simili possano avvenire. È necessario eliminare gli strumenti materiali che rendono "possibili e facili" queste morti assurde. Troppo armi sono presenti nelle case. Anziché garantire sicurezza, le armi rendono più insicure le vite di chi le possiede.

In occasione del 2 ottobre, giornata internazionale della nonviolenza, condividiamo questa riflessione sulla nonviolenza di Severino Saccardi, pubblicata su "Voci e volti della nonviolenza", n. 237 del 29 settembre 2008.

Credo che sia importante una giornata dedicata alla riflessione sulla nonviolenza, in un momento in cui perfino la quotidianità, con i suoi "raptus" e la crescente brutalità, che si rivela in tanti episodi "inspiegabili", è in crescita esponenziale.

La Rete Disarmo applaude l’Europa in prima fila per la lotta alla diffusione indiscriminata di armi

Una buona notizia va a celebrare i 60 anni della dichiarazione dei Diritti dell’Uomo. E’ stata infatti approvata con 562 voti favorevoli, 37 contrari e 20 astensioni una risoluzione sostenuta da praticamente tutti i gruppi politici del Parlamento Europeo in cui si ribadiscono «fermamente» critiche «all'attuale stallo politico» e soprattutto riguardo alla mancata adozione della posizione comune in merito alla revisione del Codice di condotta UE sulle esportazioni di armi al fine di «trasformarlo in un efficace strumento di controllo». Va ricordato infatti che attualmente tale Codice è solo un elenco di prescrizioni senza valore vincolante e sanzionatorio, e soprattutto non esiste una struttura condivisa di gestione dello stesso a livello di controlli. Il Parlamento Europeo nel chiederne quindi l'adozione «senza ulteriori indugi», sottolinea che il contributo dell'UE a un trattato sul commercio di armi internazionalmente vincolante (sollecitato dalla coalizione internazionale Control Arms e oggetto di discussione all’ultima Assemblea Generale ONU) «acquisterà notevole credibilità non appena diverrà giuridicamente vincolante il regime comunitario di controllo delle esportazioni di armi».