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Il Consiglio Nazionale di Pax Christi, riunito a Firenze il 6-7 febbraio 2016, ricorda tre persone venute a mancare in questi giorni:

Giulio Regeni, giovane barbaramente ucciso in Egitto; attento ai movimenti sociali, culturali e sindacali di quel Paese; esempio di impegno per la costruzione di ponti di umanità in un contesto lontanissimo dalle condizioni di uno stato di diritto .

Nanni Salio, amico e studioso di nonviolenza sociale e politica.

Geries Khoury, anch’egli amico di Pax Christi, teologo e appassionato difensore dei diritti del suo popolo e della sua terra, la Palestina.

Nelle settimane passate è apparso in Italia un testo di Papa Bergoglio, che a me sembra di grande importanza. Si tratta dell’intervento da lui pronunciato a un Congresso internazionale di teologia (da lui stesso voluto e preparato), svoltosi a San Miguel in Argentina dal 2 al 6 settembre 1985, sul tema “Evangelizzazione della cultura e inculturazione del Vangelo”.

Questo testo di Bergoglio, papa Francesco, ripreso oggi, interessa non solo chiesa e cultura laica, come mostra Asor Rosa nel suo articolo "Il vangelo del conflitto". A me sembra interessante per la cultura della pace, nella linea tolstojana-gandhiana, che è la più seria e profonda e realistica, non moralistico-esortativa, ma culturale-politica .

In questo tempo carico di tensioni e orrore, l'amico Angelo Levati ci ha inviato il discorso tenuto dal Card. Carlo Maria Martini il 6 dicembre 2001, pochi giorni dopo l'attacco dell'11 settembre. Ci sembrano riflessioni quanto mai attuali.

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