MLK: Il potere dell'amore nero e americano
- Mao Valpiana
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Il 4 aprile di cinquant'anni fa, Martin Luther King si stava preparando in albergo prima di recarsi ad un comizio indetto per quel giorno. Dopo essersi annodato la cravatta uscì sul balcone. La pallottola, sparata da un fucile di precisione, lo colpì a morte.
La contestazione secondo don Milani
- Luca Kocci, Alessandro Santagata
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Un aneddoto raccontato da Tullio De Mauro a Matteo Mennini spiega bene il cortocircuito, a cavallo del ‘68, fra don Milani, la scuola di Barbiana e la contestazione studentesca: «Conservo la fotografia di una scritta su un muro dell’università di Napoli che diceva: “El niño que no estudia no es buen revolucionario”, firmato Fidel Castro», ricorda il linguista, fra i primi accademici italiani ad occuparsi di Milani.
Martin Luther King e Gandhi
- Enrico Peyretti
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Cercherò di vedere, nel suo cammino di formazione, di pensiero e di azione, il rapporto di Martin Luther King con Gandhi, l'influenza di Gandhi sul suo spirito e sulla sua azione.
Ernesto Balducci scrive che il linguaggio dei sermoni di Martin Luther King è "piano, empirico, scevro da profondi concetti". Sembra una svalutazione, ma, continua Balducci, essi "nascono da una sintesi profonda e svelano inaspettate possibilità storiche" (Presentazione, in King, La forza di amare, Sei, Torino 1967, p. 14). Si potrebbe dire lo stesso dei discorsi, conversazioni, lettere e articoli di Gandhi, anch'egli efficace comunicatore diretto, più che scrittore, di calde verità scoperte nell'esperienza. Anche King come Gandhi potrebbe intitolare una sua autobiografia Storia dei miei esperimenti con la verità.
A Nicola Pistelli, direttore di “Politica”
- don Lorenzo Milani
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Nell’agosto del 1959 don Lorenzo Milani è già da qualche anno confinato nella chiesetta di Barbiana. Da là scrive all’amico Nicola Pistelli, direttore di Politica, la rivista della sinistra cattolica e padre di Lapo Pistelli, la lettera che segue, scritta in seguito ad alcune dichiarazioni del cardinale di Palermo Ernesto Ruffini. Questi avrebbe dichiarato, in una intervista a La Stampa: “Voi giornalisti parlate pochissimo della Spagna, direi che vogliate ignorarla di proposito. Eppure averla amica potrebbe esserci di validissimo aiuto contro il comunismo”. Nicola Pistelli non ha però il coraggio di pubblicarla, uscirà solo quindici anni dopo sull’Espresso.
Nella splendida lettera trasparre nitidamente la capacità di don Lorenzo di fare le opportune distinzioni tra ambiti diversi, senza assoluttizzare l’autorità ecclesiale ma senza per questo disconoscerla. Riconoscendo anzi l’assoluta necessità di educarla e di farle capire quando sta sbagliando. Nonostante i decenni trascorsi, resta ancora capacità quanto mai rara, specialmente in questi tempi di atei devoti.
La lettera di Michele Gesualdi a papa Francesco
- Michele Gesualdi
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Caro papa Francesco,
mi è gradito di farLe dono di questo mio ultimo lavoro su don Lorenzo. Ho scritto questo semplice libro per far conoscere ai ragazzi di oggi un grande prete-maestro innamorato di Gesù e della sua Chiesa. Il Gesù che ha incontrato nella trincea della povertà più profonda di Barbiana. Era insieme a quei poveri contadini con la loro stessa faccia denutrita e le mani callose dalla fatica. Con loro ha sofferto, gioito, vissuto la povertà vera, ogni giorno, senza sconti. A loro ha dedicato il suo sapere e il suo apostolato.
Nel quarto anniversario: ricordare e ringraziare Pier Cesare Bori
- Enrico Peyretti
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Per ricordare e ancora ringraziare Pier Cesare Bori, a quattro anni dalla morte, avvenuta il 4 novembre 2012, raccolgo da lui qualche pagina significativa.
Alexander Langer, l’umanità nella polis
- Alessio Di Florio
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Il tempo scorre e va via. E anche quest’anno arriva il 3 luglio, giorno di riflessione e dolore, il giorno in cui – in punta di piedi ma facendo nei nostri cuori più rumore di qualsiasi tempesta – Alexander Langer lasciò questa terra. La lasciò nel fisico, ma mai nell’animo, nei cuori e nelle menti. Perché, oltre vent’anni dopo, il suo pensiero, i suoi scritti e le sue riflessioni, sono sempre ineludibili. Ancor di più in queste settimane, mesi, nei quali tutto ciò contro cui Alexander ha lottato tenace fino all’ultimo si staglia sempre più minaccioso.
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