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Kakania, ovvero l'imperial regio governo austroungarico così immortalato da Musil, trovò la sua dissoluzione con la prima guerra mondiale, 1915-18, e le nazioni che lo avevano formato con la prepotenza delle armi, si separarono diventando popoli indipendenti. La miseria e nuove violenze fecero poi di questi popoli altre monarchie e stati dittatoriali (fascisti, nazisti, comunisti) fino a una nuova distruzione con la seconda guerra mondiale.

Dopo il caso Sarkozy, dai libri di storia e dalle cronache dei giornali vediamo cosa succede nella società
di Mario Pancera
 
Alla fine di luglio, il presidente francese Sarkozy è stato vittima di una «sindrome vagale» e, sebbene l’Eliseo abbia subito annunciato che il malato è sempre stato cosciente, non ha perso la memoria e così via, la preoccupazione internazionale è stata immediata. Nella primavera scorsa, la moglie del presidente del Consiglio av eva scritto sui giornali che suo marito non stava tanto bene e invocato l’intervento degli amici affinché lo aiutassero. Anche questa notizia fece subito il giro del mondo. L’onorevole Umberto Bossi, è attualmente ministro, eppure come tutti vedono, si muove e parla con fatica a causa di un ictus del 2004.

Gruppo Eliogabalo
Progetto Regionale Porto Franco 2005
Regione Toscana • Provincia di Massa Carrara • Comune di Fivizzano
Scuola di formazione civica e politica / anno 1°

DEMOCRAZIA e NUOVE SCHIAVITÙ
Tratta Donne Prostituzione


SEMINARIO DI FORMAZIONE
venerdì 30 settembre / sabato 1 ottobre 2005

Salone Ostello degli Agostiniani
FIVIZZANO (Massa Carrara)

Prendo spunto da una discussione accesa che ho avuto con il mio più caro amico, per fare considerazioni generali, magari un po’ infantili.
Siamo partiti dai fischi alla Moratti alla manifestazione del 25 aprile, per poi finire a litigare su un luogo comune che aleggia nel centro sinistra, “la sinistra che vuole vincere e quella che vuole solo perdere… “, e “… tu Gino appartieni da sempre a quella che vuole sempre perdere…”.
Punto nell’orgoglio, magari anche un po’ ferito nel mio Io, mi sono chiesto se aveva senso parlare di una sinistra che vuole perdere e se io, in caso positivo, vi appartenessi.
Provo a condividere queste mie riflessioni, con la netta sensazione che tutto ciò sia un luogo comune, che sottende a quella idea che da un lato esista una sinistra moderata (mi riferirò alla sinistra in quanto mi è più naturale, ma credo che le considerazioni che voglio sviluppare vadano bene anche per la Margherita e per altre forze laiche dell’Unione), matura, consapevole del ruolo di governo… e da un altro lato una sinistra immatura, infantile, che desidera solo non assumersi le responsabilità del governo.
Per mia formazione sono terribilmente legato a figure quali Don Milani, Capitini, La Pira... ovvero persone, nei confronti delle quali non riesco ad usare l’aggettivo radicale, che hanno sempre praticato una coerenza netta tra idealità e azione, riuscendo, nel loro procedere, a cogliere le verità dell’altro, riconoscendolo, non solo vedendolo.

Pubblichiamo questo contributo inviatoci dal prof. Alessandro Volpi, docente di Storia Contemporanea presso l'Università di Pisa.



Nel tentativo di fornire una spiegazione delle crisi internazionali può essere utile fare riferimento ad una questione cruciale dello scenario planetario, costituita dal brusco rialzo del prezzo delle materie prime, e in particolare dell’energia, avvenuto negli ultimi tre anni durante i quali il prezzo del petrolio è di fatto più che triplicato; un dato che ha avuto riflessi, appunto, non solo di ordine politico ma sul più generale piano degli equilibri politici. Si tratta infatti di un aumento particolare dovuto alla Cina, all’India e ad altri nuovi consumatori, che non sono paesi particolarmente sensibili ai condizionamenti della democrazia e la cui crescita e la cui domanda di beni possono sicuramente modificare assetti già consolidati: non bisogna trascurare, in tal senso il fatto che nel 2005 per la prima volta più della metà del PIL mondiale non è stato generato da Stati Uniti ed UE.

Si erano fermati fuori del paese, vicino Verona, solo per mangiare. Sono stati picchiati, sequestrati e torturati dai carabinieri per ore.
La loro testimonianza.
Venerdì 5 settembre 2008, ore 12. Tre famiglie parcheggiano le roulotte nel piazzale delle giostre a Bussolengo [Verona]. Le famiglie sono formate da Angelo e Sonia Campos con i loro cinque figli [quattro minorenni], dal figlio maggiorenne della coppia con la moglie e altri due minori, infine dal cognato Cristian Udorich con la sua compagna e i loro tre bambini. Tra le roulotte parcheggiate c’è già quella di Denis Rossetto, un loro amico. Sono tutti cittadini italiani di origine rom.

[Pubblicato su "Notizie minime della nonviolenza", n. 635 del 10 novembre 2008, tratto dal quotidiano "L'Unità" del 9 novembre 2008 col titolo "Governo a muso duro con poveri e immigrati"] 

Sarà in aula da martedì a Palazzo Madama il disegno di legge sulla sicurezza. Ronde istituzionali, reato di clandestinità per gli immigrati e schedatura dei clochard. Così si tagliano i diritti dei più poveri.
Il complesso delle misure disegna una strategia e un'ideologia affidate a un sistema di intimidazione ed esclusione. Questi i punti più significativi.