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L'Accademia Apuana della Pace partecipa al dolore per l'assurdo attentato di Orlando, sicuramente frutto anche della allucinazione omofobica e intollerante che attraversa questi nostri tempi.

Ancor più perplessi ci lascia la timida reazione dell'opinione pubblica italiana, quasi come se vi fossero vittime di serie A e serie B...

Siamo stati tutti #Charlie. Prima di essere tutti #Paris. E poi anche #Bruxelles. E ora? Perché non siamo tutti #Orlando? Perché non siamo tutti #LGBT? Che succede? La vita di un gay o di una lesbica hanno meno valore?

Basta parate militari per festeggiare la Festa della Repubblica!

Festeggiare la Repubblica significa riaffermare con forza quei valori fondanti e condivisi che sono sanciti dalla Carta Costituzionale: il lavoro, il non interventismo militare, la solidarietà, l'uguaglianza, le pari opportunità...

L'impegno di AAdP, in quest'ultimo anno, ha continuato ad essere  quello di promuovere le periferie, difendere i diritti degli ultimi (perché non  c'è pace senza giustizia), ma anche richiamare l'opinione pubblica ad andare oltre i luoghi comuni, a tenere aperti gli interrogativi sui grandi conflitti che travagliano questo tempo, a non prendere per buone risposte prefabbricate e omologate, a non arroccarsi su posizioni integraliste e razziste.

La Costituzione della Repubblica afferma all'articolo 11 “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.