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«Non sicurezza, crudeltà. Non c'è altra parola per definire le misure sull'immigrazione approvate oggi, giovedì 2 luglio 2009, in Senato. Non c'è altra parola per definire questo accanimento contro chi fugge dalla miseria, dalla discriminazione, dall'oppressione, dalle guerre.

La legge sulla sicurezza è un salto verso la barbarie. Dalle ronde dei volontari al reato di clandestinità, le nuove norme sono una vera istigazione a delinquere: i migranti senza permesso diventano fuorilegge così come chi non li denuncia.
La Fiom e tutte le sue strutture metteranno in pratica la disobbedienza civile perché "noi non denunciamo".

Segreteria nazionale della Fiom-Cgil
http://www.fiom.cgil.it/stampa/2009/c_09_07_03.htm

Pubblicato su "Il Manifesto" del 5 luglio 2009
Sembrava iperbolico, ai soliti minimizzatori di professione, definire nuove leggi razziali i dispositivi del pacchetto sicurezza. Oggi che l'osceno ddl 733-B entra in vigore con le sue norme devastanti, a suggello finale delle leggi razziali, perfino i più moderati dei democratici hanno qualche sussulto. Norme gravissime in sé, a illuminarle di luce ancor più sinistra vi sono l'incoraggiamento alla delazione di massa, la legalizzazione di milizie private, l'incitamento alla caccia all'estraneo, che rendono più evidente la continuità con le fasi più oscure della storia europea.

Intervista di Carlo Lania a Pupa Garibba, pubblicata sul Il Manifesto del 4 luglio 2009
Giornalista e intellettuale ebrea, 74 anni, Pupa Garribba è una testimone della Shoa, come lei stessa si definisce. Membro dell'Aned, l'Associazione degli ex deportati politici nei campi nazisti, da venti anni gira le scuole raccontando agli studenti gli orrori del nazismo. A lei, voce autorevole della cultura ebraica, abbiamo chiesto un giudizio sulle nuove misure anti-immigrati.