Quando Churchill suggeriva un attacco nucleare per decapitare l'URSS
- Alfonso Navarra
- Categoria: Commercio e industria armi
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La fissazione segreta di Winston Churchill nel 1947, subito dopo la guerra, quando ancora l’Unione sovietica non disponeva dell’atomica? Un attacco nucleare preventivo per “decapitare” il governo di Mosca e annientare il "comunismo" di Stalin!
È quanto emerge da un memorandum dell’Fbi ora declassificato, e pubblicato nel libro When Lions Roar* (*vai al link http://www.dailymail.co.uk/news/article-2826980/Winston-Churchill-s-bid-nuke-Russia-win-Cold-War-uncovered-secret-FBI-files.html) del giornalista Thomas Maier.
La deterrenza nucleare, per lo più ignorata nei resoconti della stampa, ma anche nelle considerazioni pacifiste attente soprattutto ad altri aspetti (ad es. il 2% del PIL per le spese militari...), non andrebbe considerata una obsoleta appendice della NATO facilmente eliminabile se si considera la sua non obbligatorietà giuridica. A questo proposito basta ricordare le stesse frasi (avantologia non dietrologia!) che usa il comunicato ufficiale del vertice NATO, svoltosi l'11 e il 12 luglio a Bruxelles,(si vada su: https://www.nato.int/cps/en/natohq/official_texts_156624.htm)
La Fondazione Finanza Etica (FFE) partecipa oggi per la terza volta consecutiva all'assemblea degli azionisti di Leonardo, il principale produttore italiano di armamenti, il cui maggiore azionista è il Ministero del Tesoro italiano con il 30,2%.
Resa pubblica la Relazione al Parlamento prevista dalla legge 185/90: 10,3 mld€ di autorizzazioni e 2,7 mld€ di trasferimenti definitivi nel corso del 2017
Ai vertici della classifica dei Paesi destinatari di autorizzazioni il Qatar, seguito da Regno Unito, Germania, Spagna, USA e Turchia.
Oltre il 57% delle vendite a Paesi non EU e non NATO.
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Il comunicato ufficiale del vertice NATO conferma il rigetto del Trattato di proibizione delle armi nucleari
Fondazione Banca Etica e Rete Disarmo azionisti critici all'assemblea di Leonardo: Puntare sul business militare fa male al bilancio e aumenta rischi di corruzione
Export armi 2017: oltre 10 miliardi di autorizzazioni in maggioranza verso le aree critiche del mondo