• Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Diciamo pure che siamo anche delusi perché avevamo sperato nella coerenza di coloro che, nel recente passato, avevano manifestato contrarietà alla prospettiva che l’Italia bruciasse preziose risorse finanziarie per dotarsi di quelle micidiali macchine di morte, che sono gli F35.

La Campagna “Taglia le ali alle armi” esprime la sua grande delusione per il dibattito avvenuto alla Camera sulle Mozioni parlamentari relative al Programma dei cacciabombardieri F-35.

La Mozione della maggioranza (presentata da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle) non chiede il taglio o la sospensione del programma, ma solo “a valutare le future fasi del programma tenendo conto dei mutamenti del contesto geopolitico, delle nuove tecnologie che si stanno affacciando, dei costi che si profilano, degli impegni internazionali assunti dall'Italia, delle esigenze di contenimento della spesa pubblica, della tutela e delle opportunità dell’industria italiana del comparto difesa e dell’occupazione, al fine dell’accrescimento del know-how nazionale, dell’accesso alla tecnologia straniera e delle risorse disponibili”.