• Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

La notizia di possibile reato, su cui si focalizza il documento presentato a Roma, Brescia ed altre città italiane, è relativa alla violazione dell'articolo 1 della legge 185/90 che vieta l'esportazione di armamenti verso Paesi in stato di conflitto armato e che violano i diritti umani.

Sabato scorso dall’aeroporto di Cagliari Elmas è partito un nuovo carico di bombe per rifornire l’aviazione saudita che da nove mesi sta bombardando lo Yemen senza alcun mandato internazionale. Rete italiana per il Disarmo, nel rinnovare l’appello al Governo a sospendere queste forniture, annuncia mobilitazioni per le prossime settimane al fine di ottenere un'applicazione rigorosa e trasparente della legge 185 del 1990 che regolamenta questa materia.

Della guerra condotta dall'Arabia Saudita in Yemen con bombardamenti indiscriminati su città e villaggi e conseguente uccisione e ferimento di civili si sa ben poco. Le poche organizzazioni umanitarie presenti nel Paese forniscono dati e notizie impressionanti ma l'informazione tace. Si parla finora di seimila morti.

Continua la mancanza di presa di responsabilità del nostro Governo sul “caso” delle bombe partite dalla Sardegna destinate dell’Arabia Saudita: fino a quanto l’esecutivo di Matteo Renzi intende mantenere l’ipocrisia su queste forniture militari che ormai tutto il mondo conosce? Non sono più accettabili giustificazioni raffazzonate: il Governo deve rendere conto al Parlamento e all’opinione pubblica delle proprie decisioni politiche.

© 2025 Accademia Apuana della Pace.