Le domande di Trasparenza di Rete Disarmo (ancora senza risposta)
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Il Ministro Pinotti già per il primo invio ed anche ieri ha dichiarato che "le armi sono già a Baghdad". Si potrebbe ricostruire il percorso seguito fino ad ora? Chi ha eseguito lo spostamento da Santo Stefano al continente (e per dove?). Come si è realizzato il trasporto verso l'Iraq? In quali giorni e con quali tempi?
Rete Disarmo: Mandare armi e militari in Iraq peggiora la situazione. Chiediamo che il Parlamento fermi le scelte del Governo italiano.
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Ancora una scelta militare per l’Iraq: secondo le dichiarazioni alla Camera del Ministro Pinotti non solo mezzi e aerei ma anche l’intervento di oltre duecento uomini. Una scelta sbagliata e inaccettabile – soprattutto se non avrà un nuovo vaglio parlamentare – che spinge la Rete Italiana per il Disarmo a rilanciare la richiesta al Governodi maggiori dettagli e una supervisione parlamentare e della società civile sull’invio di materiale bellico, e ora forse di militari, in Iraq.
Tutto questo mentre i recenti bombardamenti sulle postazioni della milizia dello Stato islamico hanno in realtà rafforzato la situazione sul terreno di ISIS piuttosto che indebolirla
La nostra Campagna considera grave e negativa l’intenzione del Governo – annunciata oggi dal Ministro Pinotti al Senato - di procedere a questo ulteriore acquisto senza attendere la nuova impostazione del programma che dovrebbe derivare dalle mozioni votate alla Camera. La campagna “Taglia le ali alle armi” rinnova la propria richiesta: per poter comprendere appieno il programma F-35 occorre la massima trasparenza, finora non presente sui dettagli dei contratti.
Votate oggi alla Camera diverse mozioni sul tema dei cacciabombardieri F-35: il testo del PD impegna il Governo a dimezzarne il budget e ne va dunque monitorata l’applicazione. La campagna “Taglia le ali alle armi” si rammarica invece della mancata approvazione delle mozioni SEL e Movimento 5 Stelle che chiedevano la cancellazione completa del programma JSF. Si celebra oggi la prima Giornata Internazionale per la Totale Eliminazione delle Armi Nucleari: la società civile di tutto il mondo chiede ai Governi che la minaccia nucleare venga cancellata dalla storia. La data scelta è significativa perché ricorda l’atto di intelligenza e di coraggio del colonnello Petrov, che nel 1983 salvò il mondo dall’olocausto nucleare.
Con il deposito degli strumenti di ratifica di 7 Stati viene raggiunto e superato il numero di 50 adesioni al Trattato, necessario per far partire il processo di entrata in vigore. Proprio il giorno di Natale questo accordo, che fissa per la prima volta regole internazionali sui trasferimenti di armi, diventerà vincolante per gli Stati aderenti.
Partita l’iniziativa, organizzata e promossa dal Comitato Bresciano “No F35”, per informare e sensibilizzare Deputati e Senatori chiamati a decidere sul programma dei cacciabombardieri.
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F-35: diteci la verità sugli acquisti e i contratti!
Campagna NOF35: “Controlleremo che il Governo dimezzi fondi per i caccia”
Nella prima giornata ONU per la totale eliminazione delle armi nucleari la società civile ne domanda la messa al bando
Raggiunte le 50 ratifiche: Trattato sulle armi in vigore a Natale
Da oggi il tuo NO agli F-35 “dillo ai Parlamentari”