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Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le città d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Un'immagine vale più di mille parole, dicevano gli antichi cinesi. Per parlare di uno stile di presenza, di atteggiamenti, di differenze nel comunicare e nello stare in relazione da parte delle forze dell'ordine prendiamo avvio da un cortometraggio, che alcuni anni fa è stato premiato nel corso di importanti festival di settore, come Linea d'ombra, Lo sbarco dei corti, Capalbio film festival, Fano Film Festival.

"La tortura non ci appartiene culturalmente", ci siamo difesi così in Italia davanti alla sentenza della Corte Europea dei diritti umani di Strasburgo, che ha condannato l’Italia per le torture commesse dalla polizia alla scuola Diaz durante il G8 di Genova del 2001. Il ddl che è stato approvato alla Camera è oggetto ancora di controversie e distinguo, ma intanto è prevista una aggravante quando a commettere il reato è un pubblico ufficiale che agisce con abuso di potere o violando i doveri inerenti la sua funzione. Viene anche istituito il reato di istigazione alla tortura da parte di un pubblico ufficiale ad un altro pubblico ufficiale.