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Diciamo pure che siamo anche delusi perché avevamo sperato nella coerenza di coloro che, nel recente passato, avevano manifestato contrarietà alla prospettiva che l’Italia bruciasse preziose risorse finanziarie per dotarsi di quelle micidiali macchine di morte, che sono gli F35.

La Campagna “Taglia le ali alle armi” esprime la sua grande delusione per il dibattito avvenuto alla Camera sulle Mozioni parlamentari relative al Programma dei cacciabombardieri F-35.

La Mozione della maggioranza (presentata da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle) non chiede il taglio o la sospensione del programma, ma solo “a valutare le future fasi del programma tenendo conto dei mutamenti del contesto geopolitico, delle nuove tecnologie che si stanno affacciando, dei costi che si profilano, degli impegni internazionali assunti dall'Italia, delle esigenze di contenimento della spesa pubblica, della tutela e delle opportunità dell’industria italiana del comparto difesa e dell’occupazione, al fine dell’accrescimento del know-how nazionale, dell’accesso alla tecnologia straniera e delle risorse disponibili”.

Nonostante gli acquisti già conclusi negli ultimi anni da diversi Governi è ancora possibile fermare il contratto di acquisizione del lotto conclusivo, risparmiando miliardi di euro che potrebbero essere utilizzati per la difesa del territorio e il rilancio di politiche per il lavoro e il welfare

La fissazione segreta di Winston Churchill nel 1947, subito dopo la guerra, quando ancora l’Unione sovietica non disponeva dell’atomica? Un attacco nucleare preventivo per “decapitare” il governo di Mosca e annientare il "comunismo" di Stalin!

È quanto emerge da un memorandum dell’Fbi ora declassificato, e pubblicato nel libro When Lions Roar* (*vai al link http://www.dailymail.co.uk/news/article-2826980/Winston-Churchill-s-bid-nuke-Russia-win-Cold-War-uncovered-secret-FBI-files.html) del giornalista Thomas Maier.

La deterrenza nucleare, per lo più ignorata nei resoconti della stampa, ma anche nelle considerazioni pacifiste attente soprattutto ad altri aspetti (ad es. il 2% del PIL per le spese militari...), non andrebbe considerata una obsoleta appendice della NATO facilmente eliminabile se si considera la sua non obbligatorietà giuridica.

A questo proposito basta ricordare le stesse frasi (avantologia non dietrologia!) che usa il comunicato ufficiale del vertice NATO, svoltosi l'11 e il 12 luglio a Bruxelles,(si vada su: https://www.nato.int/cps/en/natohq/official_texts_156624.htm)

La Fondazione Finanza Etica (FFE) partecipa oggi per la terza volta consecutiva all'assemblea degli azionisti di Leonardo, il principale produttore italiano di armamenti, il cui maggiore azionista è il Ministero del Tesoro italiano con il 30,2%.

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