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I Corpi Civili di Pace Europei sono dovuti a un'intuizione di Alexander Langer che al tempo della guerra in Jugoslavia avviò nel Parlamento europeo il percorso per la loro costituzione. Quali siano i compiti di un corpo civile di pace, chi ne debba far parte, come lo si addestri e lo si finanzi e quali siano i suoi rapporti con i militari, non è ancora stato definito dalla Istituzioni. E nel frattempo la Società civile va avanti e si organizza.

È partita da Vicenza, la città più militarizzata d'Italia e si estenderà nei prossimi giorni anche a Trieste, un'iniziativa di sostegno alla Riconciliazione in Siria. Un percorso definito in arabo Mussalaha, che nasce dalla gente ed è basato sul ripudio della guerra interna, come di quella che viene dall'estero.

Brutta notizia quella di abolire, assieme alla Consulta nazionale per il Servizio civile, anche il Comitato per la difesa non armata. Era in difficoltà, certo, privo di risorse e di prospettiva, prima ostacolato e poi bloccato. Invece di ripensarlo e di riattivarlo, con la “revisione della spesa” si è deciso di eliminarlo. E' un cattivo segnale.

ASCOLTATELI! è un'azione collettiva d'impegno civile per la riapertura del dialogo sulla vertenza TAV per ripristinare una comunicazione corretta e democratica su questioni di interesse nazionale.
Il 17 marzo 2012 cento persone hanno iniziato a digiunare a staffetta in piazza Castello a Torino per l'ascolto delle ragioni dei cittadini nella Val Susa. Contemporaneamente a Genova e a Trieste è iniziato il sostegno alle ragioni dell'ascolto e della comunicazione, sale della democrazia.

Cari amici e care amiche,

ho solo voglia di piangere, il mio cuore è arrabbiato, sono stupito e sconcertato, ma non è di rabbia che vi voglio parlare. Adesso mi calmo! Come sempre quando comincio a scrivere il mio animo trova un po’ di pace e adesso si, posso dirvi quello che penso.

Ho un enorme bisogno di scrivere, di essere trasportato dal momento, ma senza essere inghiottito da fantasticherie. Voglio anzi raccogliere tutta la mia concentrazione, la mia lucidità; lasciare perdere i rancori e gli odi per dirvi questo:

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le città d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Insieme a trenta amiche e amici del Movimento Nonviolento che hanno voluto rendere pubblica la loro adesione al digiuno collettivo "per opporsi alla guerra e al nucleare", sono al primo giorno di astensione dal cibo e dalla parola.

So che ci sono altre persone che stanno digiunando, ma preferiscono farlo come gesto intimo (personale) e non pubblico (politico).