Nella prima giornata ONU per la totale eliminazione delle armi nucleari la società civile ne domanda la messa al bando
- Rete Italiana per il Disarmo
- Categoria: Commercio e industria armi
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Si celebra oggi la prima Giornata Internazionale per la Totale Eliminazione delle Armi Nucleari: la società civile di tutto il mondo chiede ai Governi che la minaccia nucleare venga cancellata dalla storia.
La data scelta è significativa perché ricorda l’atto di intelligenza e di coraggio del colonnello Petrov, che nel 1983 salvò il mondo dall’olocausto nucleare.
Con il deposito degli strumenti di ratifica di 7 Stati viene raggiunto e superato il numero di 50 adesioni al Trattato, necessario per far partire il processo di entrata in vigore. Proprio il giorno di Natale questo accordo, che fissa per la prima volta regole internazionali sui trasferimenti di armi, diventerà vincolante per gli Stati aderenti.
Partita l’iniziativa, organizzata e promossa dal Comitato Bresciano “No F35”, per informare e sensibilizzare Deputati e Senatori chiamati a decidere sul programma dei cacciabombardieri.
Commento della Campagna “Taglia le ali alle armi” a seguito delle dichiarazioni del Ministro Pinotti al Senato sul programma Joint Strike Fighter. Le realtà disarmiste chiedono ancora una volta la possibilità di un incontro con il Governo.
L’inchiesta giudiziaria della Procura di Napoli su Finmeccanica, il colosso italiano che ingloba una ventina di aziende specializzate nella costruzione di armi pesanti, mi costringe a porre al nuovo governo Letta e al parlamento alcune domande scottanti su armi e politica. Questa inchiesta, condotta dai pm V. Piscitelli e H. John Woodcock della Procura di Napoli (ora anche da altre Procure), ci obbliga a riaprire un tema che nessuno vuole affrontare: che connessione c’è tra la produzione e vendita d’armi e la politica italiana? E’ questo uno dei capitoli più oscuri della nostra storia repubblicana.
Cari Soci e cari Amici della pace, ci sono dei momenti in cui ognuno di noi ha l’obbligo morale di manifestare il proprio pensiero di fronte ai comportamenti delle massime Autorità istituzionali che provocano sbigottimento, mortificano le profonde aspirazioni alla giustizia e alla pace e incidono negativamente sulla situazione economica, sulle prospettive di pace e sul destino di tutti, Italiani e non solo.
Comunicato stampa del Movimento Nonviolento sullo scontro di competenze tra governo e parlamento in tema di acquisto dei cacciabombardieri F35. A decidere siamo noi.
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Raggiunte le 50 ratifiche: Trattato sulle armi in vigore a Natale
Da oggi il tuo NO agli F-35 “dillo ai Parlamentari”
La campagna NOF35: “Ministro Pinotti, i dati sui contratti dei caccia sono fondamentali e vanno rivelati”
Armi, politica. Ribelliamoci, ora
Ma perché tanto zelo per gli aerei da guerra, sig. Presidente Giorgio Napolitano?
F35 - A decidere siamo noi. La coscienza dice NO