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Per la cinquantesima Giornata mondiale della pace del primo gennaio Papa Francesco ha scelto come tema di riflessione "La nonviolenza: stile di una politica di pace". Non solo la nonviolenza fa il suo ingresso in un documento ufficiale del magistero della Chiesa cattolica, ma soprattutto viene proposta per regolare i rapporti politici, ovvero nella politica internazionale, nelle relazioni tra le nazioni e tra i popoli.

Cari e seri amici mi telefonano per deplorare l'appoggio italiano ai bombardamenti in Libia sull'Isis (a Sirte, città in cui sono stato): peggioreranno la violenza. Armi più armi, così vincono solo le armi. Vi invito a leggere le proposte che faceva Nanni Salio nell'articolo: "I due terrorismi e le alternative della nonviolenza".

Anche questo numero è dedicato alla formazione alla nonviolenza per le forze dell'ordine. Lo avevamo già fatto nel gennaio-febbraio 2015, con un fascicolo monografico che riprendeva le varie proposte di legge sollecitate dai movimenti nonviolenti dopo la tragica esperienza del G8 a Genova, per avere adeguati strumenti normativi volti ad includere nei percorsi formativi di tutto il personale di polizia la conoscenza e l'uso della risorse della nonviolenza. E ne approfondivamo gli aspetti torici ed esperienziali.

Venerdì 8 luglio, Viterbo ha osservato una giornata di lutto per la concittadina assassinata a Dacca.

E questo fermarsi in meditazione nel dolore e nella solidarietà deve richiamare ogni persona di retto sentire e di volontà buona ad una assunzione di responsabilità: alla coscienza che solo la nonviolenza può sconfiggere la violenza, che solo il bene può sconfiggere il male; e quindi all'azione buona che salva le vite ed a tutte le uccisioni si oppone.

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