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Il 2 ottobre è la Giornata Internazionale della Nonviolenza (indetta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite). In questa data, infatti, si celebra l'anniversario della nascita di Gandhi, ispiratore dei movimenti per la pace, la giustizia, la libertà di tutto il mondo. È con Gandhi che nasce la nonviolenza moderna. Il Mahatma è il profeta della politica nonviolenta, strumento collettivo di liberazione, metodo di lotta alternativo alla guerra.

Per la cinquantesima Giornata mondiale della pace del primo gennaio Papa Francesco ha scelto come tema di riflessione "La nonviolenza: stile di una politica di pace". Non solo la nonviolenza fa il suo ingresso in un documento ufficiale del magistero della Chiesa cattolica, ma soprattutto viene proposta per regolare i rapporti politici, ovvero nella politica internazionale, nelle relazioni tra le nazioni e tra i popoli.

Cari e seri amici mi telefonano per deplorare l'appoggio italiano ai bombardamenti in Libia sull'Isis (a Sirte, città in cui sono stato): peggioreranno la violenza. Armi più armi, così vincono solo le armi. Vi invito a leggere le proposte che faceva Nanni Salio nell'articolo: "I due terrorismi e le alternative della nonviolenza".

Anche questo numero è dedicato alla formazione alla nonviolenza per le forze dell'ordine. Lo avevamo già fatto nel gennaio-febbraio 2015, con un fascicolo monografico che riprendeva le varie proposte di legge sollecitate dai movimenti nonviolenti dopo la tragica esperienza del G8 a Genova, per avere adeguati strumenti normativi volti ad includere nei percorsi formativi di tutto il personale di polizia la conoscenza e l'uso della risorse della nonviolenza. E ne approfondivamo gli aspetti torici ed esperienziali.

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