Gaza brucia. Delenda Carthago
- Paola Caridi
- Categoria: Palestina
- Visite: 44
Gaza brucia. Delenda Carthago.
Lo ha detto. Il ministro della difesa Israel Katz ha candidamente confessato il suo crimine, il crimine di genocidio compiuto con l’imprimatur di uno stato, Israele. “Gaza sta bruciando”, ha detto. Una didascalia alle foto, ai video, alle immagini continue che arrivano da Gaza. Una didascalia che è una confessione. Gaza brucia, delenda Carthago.
Preti contro il genocidio
- Rete di sacerdoti e vescovi
- Categoria: Palestina
- Visite: 714
Rete di sacerdoti e vescovi
Come sacerdoti cattolici – pastori e guide di comunità – siamo indignati e non possiamo tacere di fronte alla tragedia umanitaria della popolazione civile palestinese nella Striscia di Gaza e negli altri Territori Palestinesi Occupati.
Questa rete non nasce per fomentare odio o divisione, ma per dare voce unitaria alle tante iniziative personali che già esprimono denuncia e richiamo alla giustizia, nella fedeltà al Vangelo e alla Costituzione Italiana.
Verso un’uscita dall’orrore
- Javier Tolcachier, [Traduzione Andrea De Casa]
- Categoria: Palestina
- Visite: 55
“In pieno contrasto con l’ipocrisia e l’inazione di molti governi, i popoli del mondo hanno reagito all’unanimità denunciando il genocidio in corso della popolazione di Gaza.
Ogni giorno, scene di atrocità hanno luogo nella sottile striscia di terra che ospita quasi due milioni di persone, intrappolate sotto bombardamenti quasi quotidiani, mancanza di acqua e cibo, con distruzione di tutti i servizi di base, e tra mura che sono diventate quelle di un grande campo di concentramento a cielo aperto.
Di fronte ad una tale mostruosità, e a dispetto di una difficoltà d’analisi che va al di là del bisogno pressante di porre fine a questo crudele tentativo di pulizia etnica, dobbiamo domandarci quali soluzioni siano possibili per questa situazione.
L'incidente
- Raniero La Valle
- Categoria: Palestina
- Visite: 73
Agli altri domiciliati a Gaza e a quanti invocano giustizia e pace.
Cari Amici,
siamo con voi nel dolore per il bombardamento dell’ospedale Nasser di Khan Younis presso il quale avete eletto il vostro domicilio a Gaza, insieme con tutti gli altri solidali con questa scelta.
L’attacco a Khan Younis è stato particolarmente feroce, perché l’ospedale è stato colpito due volte, la seconda volta per uccidere quanti erano accorsi per soccorrere le vittime della prima, e perché sono stati uccisi cinque giornalisti palestinesi, alcuni dei quali lavoravano per la stampa internazionale: un delitto ripetitivo perché pochi giorni fa sei giornalisti di Al Jazeera erano stati deliberatamente uccisi tutti insieme nella loro tenda perché non raccontassero la verità.
Il genocidio di Gaza e le colpe ideologiche dell'Occidente
- Umberto Franchi
- Categoria: Palestina
- Visite: 66
PERCHE’ L’OCCIDENTE NON FA NIENTE PER BLOCCARE IL GENOCIDIO A GAZA?
PER QUESTI MOTIVI: I VALORI DELL’OCCIDENTE .
A Gaza da quasi due anni, il blocco militare imposto da Israele e la chiusura del valico di Rafah, vede oltre due milioni di persone chiuse in trappola come i topi, in una gabbia recintata dove il popolo (oltre due milioni di Persone) viene affamato, massacrato, trucidato , con la complicità dei Paesi Occidentali compreso l’Italia .
Global strike for Gaza: ogni giovedì sciopero degli acquisti per Gaza
- Accademia Apuana della Pace
- Categoria: Palestina
- Visite: 1571
“Global Strike for Gaza” (“Sciopero Globale per Gaza”) è il nome dell’iniziativa di boicottaggio globale degli acquisti lanciata da Bisan Owda, nota giornalista e regista di Gaza. Scopo dell’iniziativa è quello di porre fine al genocidio e alla carestia provocati dall’etno-teocrazia israeliana.
L’invito ad aderire alla protesta, ogni giovedì a partire dal 21 agosto, è esteso a tutte le organizzazioni del mondo, piccole e grandi, che da mesi protestano in favore della Palestina.
Palestina, il disimpegno morale rende l'Italia complice
- Emiliano Manfredonia, Walter Massa
- Categoria: Palestina
- Visite: 277
Pubblichiamo la lettera aperta che Emiliano Manfredonia (Presidente delle ACLI) e Walter Massa (Presidente di ARCI) hanno inviato ai quotidiani Il Manifesto e Avvenire.
È tempo di un cambio di rotta netto e immediato: chiedere la fine degli insediamenti, la cessazione delle operazioni militari a Gaza, il rispetto del diritto internazionale e delle risoluzioni Onu, il riconoscimento pieno dello Stato di Palestina.
Come Arci e Acli non ci rassegniamo al silenzio: crediamo che pace e giustizia siano inseparabili.
- Una cattiva memoria dell’Olocausto
- Su Gaza l’Europa ha perso testa e cuore, riconoscere oggi la Palestina è vano perché Israele l’ha reso impossibile: intervista a Raniero La Valle
- L'impossibile accadrà se ancora «resteremo qui, come un peso sullo stomaco... lottando in stracci»
- Francesca Albanese incontra le scuole: webinar
- Israele ha appena cambiato il funzionamento della proprietà terriera in Cisgiordania
- Chi finanzia Israele
Pagina 3 di 38