NO ai treni della morte: 2 giugno a Camp Darby
- Comitato Territoriale di Resistenza Alla Guerra - Area Pisa Livorno
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Si vuole costruire una nuova linea ferroviaria per potenziare il collegamento tra la base usa di Camp Darby e il porto di Livorno, trasportando armi ed esplosivi attraverso un territorio densamente popolato
Diffusa la bozza di Trattato su armi nucleari: messa al bando più vicina!
- Senzatomica, Rete Italiana per il Disarmo
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Diffusa la bozza di Trattato su armi nucleari: messa al bando più vicina!
Ieri (22 maggio 2017, ndr) a Ginevra il gruppo di lavoro ONU che sta coordinando il percorso verso un Trattato di messa al bando degli ordigni nucleari ha diffuso la bozza base di lavoro. Un testo che si fonda sul diritto umanitario internazionale e che riprende molti suggerimenti della prima sessione di negoziati (marzo 2017).
La soddisfazione di Senzatomica e Rete Italiana per il Disarmo ad un mese dalla ripresa del dibattito a New York
La Fondazione Finanza Etica (FFE) partecipa oggi per la seconda volta all'assemblea degli azionisti di Leonardo-Finmeccanica, il principale produttore italiano di armamenti il cui maggiore azionista è il Ministero del Tesoro italiano con il 30,2%. «Interverremo come azionisti critici con il sostegno del movimento pacifista Rete Italiana per il Disarmo di cui siamo soci fondatori», spiega Andrea Baranes, presidente di FFE, fondata nel 2003 da Banca Etica.
Calorosa accoglienza agli Hibakusha (sopravvissuti alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki) in viaggio con la Peace Boat da parte delle organizzazioni pacifiste nazionali e sarde. Cagliari è stata l'unica tappa italiana del tour 2017.
Rete Disarmo: tendenza che alimenta i conflitti, servirebbe invece più controllo e maggiore responsabilità Crescono vertiginosamente le autorizzazioni all'export militate italiano: 14,6 miliardi di euro (+85% rispetto al 2015, +452% rispetto al 2014). Il valore delle esportazioni effettive si attesta sui 2,85 miliardi, in linea con il passato, ma gli effetti delle autorizzazioni 2016 si vedranno nei prossimi anni. Pesa la mega-commessa (oltre 7 miliardi) di caccia Eurofighter per il Kuwait, ma tra i principali Paesi destinatari troviamo anche Arabia Saudita, Qatar, Turchia, Pakistan, Angola, Emirati Arabi Uniti. Oltre il 60% delle nostre armi finirà a Paesi fuori da UE e NATO.
Diffusi i dati SIPRI per il 2016: la spesa militare mondiale si è attestata sui 1.686 miliardi di dollari, con incremento dello 0,4% annuo in termini reali. La spesa militare e cresciuta in Nordamerica per la prima volta dal 2010 mentre per quanto riguarda l'Europa occidentale si cresce per il secondo anno consecutivo, la Cina continua a far registrare aumenti robusti. In flessione i paesi produttori di petrolio.
Come già mostrato dai dati recentemente diffusi dall'Osservatorio Milex anche il SIPRI registra aumento degli investimenti militari italiani (la maggiore crescita europea registrata dall'istituto svedese). La Campagna mondiale sulla spesa militare (GCOMS) e la Rete Disarmo chiedono di spostare gli ingenti fondi su utilizzi più socialmente utili. Le armi sono sempre state usate in tutte le guerre da ciascun paese per uccidere o danneggiare l’avversario ma i progressi tecnici hanno offerto armi sempre più potenti; dopo lunghi accordi l’uso di alcune, le armi chimiche, come i gas asfissianti, e quelle biologiche (batteri e tossine che possono avvelenare le acque e le persone) è stato vietato e le scorte esistenti sono state distrutte, almeno quasi tutte.
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Fondazione Banca Etica azionista critico all'assemblea di Leonardo-Finmeccanica. "Dividendi pagati con i cacciabombardieri al Kuwait? Leonardo rispetti la legge 185/90!"
Appello da Cagliari degli Hibakusha: ”Italia abbia coraggio di supportare la messa al bando delle armi nucleari”
Raddoppia autorizzazione ad export armi italiane, ma il Governo ne è contento
Aumentano ancora le spese militari: la società civile internazionale domanda inversione di rotta
Aboliamo le armi nucleari (2)