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Sono nemico della tua violenza, ma voglio essere amico tuo.
Se ti ho fatto dei torti, li voglio riconoscere, parliamone, sono deciso a ripararli per quanto è possibile.
Diciamoci i mali che entrambi ci siamo fatti, per superarli insieme. Se siamo nemici per il passato, possiamo collaborare per il futuro di entrambi. Ciò sarebbe il vero guadagno da questo conflitto.

Le sei reti promotrici augurano buon lavoro al nuovo Presidente della Repubblica chiedendo attenzione a servizio civile e forme di difesa non armata e nonviolenta della Patria.

INTRODUZIONE

I temi del mio discorso, indicati nel titolo, hanno accompagnato da sempre l'umanità, da quando Caino alzò la mano proditoriamente su Abele e lo uccise (Gen 4,8) e da quando Dio dichiarò: "Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte" (Gen 4,15), fino alla parola di Gesù: "Vi lascio la pace, vi do la mia pace" (Gv 14,27).

Il 2 ottobre si celebra la Giornata Internazionale della Nonviolenza (indetta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite). La data è stata scelta in quanto anniversario della nascita di Gandhi, ispiratore dei movimenti per la pace, la giustizia, la libertà di tutto il mondo. È infatti con Gandhi che nasce la nonviolenza moderna. Il Mahatma è il profeta della politica nonviolenta, strumento collettivo di liberazione, metodo di lotta alternativo alla guerra.

La madre è la Resistenza antifascista, il padre è il Referendum democratico: la Repubblica italiana è nata in un'urna il 2 giugno del 1946. Perché, per festeggiare il suo compleanno, lo Stato organizza la parata militare delle Forze Armate? E' una contraddizione ormai insopportabile.

I movimenti per la Pace e il Disarmo rispondono a Napolitano e lanciano una proposta di legge per istituire la difesa civile, non armata e nonviolenta.

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