Per una pace ingiusta
- Raniero La Valle
- Categoria: Palestina
- Visite: 203
Credo che dobbiamo alzare il livello di coscienza riguardo alla tragedia in atto a Gaza. La guerra di Gaza è di fatto una radiografia della situazione mondiale, è una confessione sullo stato del mondo.
L'evento di Gaza non è una guerra, ma è un genocidio, e come tale rappresenta il punto di caduta della nuova concezione della guerra quale è stata adottata a partire dalle scelte strategiche sulla sicurezza compiute degli Stati Uniti dopo gli attentati alle Torri gemelle dell'undici settembre 2001.
«L’Olocausto è unico. La memoria si pratica nella lotta per i diritti»
- Moshe Zuckermann, Sveva Haertter
- Categoria: Palestina
- Visite: 271
Intervista al sociologo israelo-tedesco Moshe Zuckermann: «Israele l’ha utilizzata a fini ideologici: il sionismo come risposta»
Moshe Zuckermann è un sociologo israelo-tedesco e professore emerito di storia e filosofia all’università di Tel Aviv. È autore di libri sul conflitto in Medio Oriente, tra cui Il destino di Israele. Come il sionismo porta avanti il proprio declino. Fa parte del gruppo di studiosi della storia dell’Olocausto, studi ebraici e studi sul Medio Oriente che nel 2021 ha elaborato la Dichiarazione di Gerusalemme.
COME?, COME?: Genocidio a Gaza, una proposta di azione
- Gino Paolini
- Categoria: Palestina
- Visite: 288
Condividiamo questa riflessione dell'amico Gino Paolini sulla necessità di cambiare il passo dell'azione politica dinanzi a quanto succede a Gaza. E' un dibattito aperto questo, perché ci interroga su come essere operatori di pace capaci di denunciare e proporre parlando ad un pubblico più vasto di quello che spesso intercettiamo nelle nostre iniziative: una riflessione sulle diverse declinazioni dell'azione nonviolenta, che vale non solo per quanto sta drammaticamente succedendo a Gaza.
Gaza e Palestina: Lettera aperta di artisti, letterati, intellettuali al mondo della cultura italiana
- Autori Vari
- Categoria: Palestina
- Visite: 430
Gli artisti e le artiste, gli/le intellettuali, le associazioni culturali che firmano questa Lettera aperta, avvertono l’ineludibile bisogno di prendere posizione di fronte a quanto sta accadendo a Gaza e in tutta la Palestina, e di invitare alla mobilitazione, nelle forme e nei modi che decideremo insieme.
Due (o più) catastrofi ed una rivelazione
- Chiesa di tutti Chiesa dei poveri, Raniero La Valle
- Categoria: Palestina
- Visite: 210
La prima è la catastrofe umanitaria. Secondo le ultime notizie giunte da Gaza, sono stati uccisi finora21.110 palestinesi tra cui8.800 bambini, 6.300 donne, 3111 medici e personale sanitario, 40 addetti alla protezione civile e più di 100 giornalisti; 7.000 persone risultano disperse, 55.243 sono state ferite, 92 scuole e università, 115 moschee e tre chiese sono state distrutte insieme a decine di migliaia di case, 23 ospedali e 53 centri medici non sono più operativi, 102 ambulanze sono state attaccate, l’intera popolazione è errante, Nemmeno è venuta meno la catastrofe in Ucraina e nel mar Nero.
La seconda catastrofe è quella del potere e dell’informazione in Israele, in Ucraina e in tutto l’Occidente.
Cristo sotto le macerie
- Munther Isaac
- Categoria: Palestina
- Visite: 183
Siamo arrabbiati, siamo spezzati.
Questo doveva essere un momento di gioia. Invece siamo in lutto. Abbiamo paura. Più di 20.000 uccisi. Migliaia sono ancora sotto le macerie. Circa 9.000 i bambini uccisi nel più brutale dei modi, giorno dopo giorno, 1 milione e 900.000 sfollati, centinaia di migliaia di case distrutte. Gaza, per come l'abbiamo conosciuta, non esiste più.
Questo si chiama annichilimento. Questo è genocidio. Il mondo sta guardando. Le chiese stanno guardando. Le persone a Gaza stanno inviando in tempo reale immagini del loro stesso sterminio. Forse al mondo importa, ma lo sterminio continua. Ci chiediamo oggi, può questa essere la nostra fede a Betlemme? A Ramallah? A Jenin? È questo il nostro destino?
L'assuefazione alla guerra in questo sistema di disonformazione
- Gino Buratti
- Categoria: Palestina
- Visite: 177
Ci stiamo assuefacendo alla guerra, alle tragedie e alla violenza, in un vortice in cui siamo incapaci di abitare il senso critico e il dubbio, di porci delle domande.
Di questa degenerazione un buona parte di responsabilità ce l'ha l'informazione, ormai, fatte poche eccezioni, tutta a senso unico, incapace di descrivere la complessità delle cose e delle tragedie, rispetto alle quali non esiste un'unica tonalità per rappresentarle: informazione che riflette specularmente il degrado della politica.
- APPELLO: L’Italia deve dire basta, riconoscendo lo Stato di Palestina
- Questo Natale a Betlemme
- Mercoledì 29 novembre 2023 è la Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese
- Walid Jumblatt: «Il 7 ottobre è finito il mito dell’invincibilità di Israele. Ora Netanyahu tratti»
- A Gaza è genocidio, ma per non legittimare nuova violenza è necessario restare umani
- Israele, una società frammentata che non conosce più l’altro
Pagina 4 di 33